Si riscalda nuovamente il clima politico-sindacale sul passaggio dei vigili del fuoco valdostani alle dipendenze dello Stato, come richiesto da un referendum svoltosi lo scorso febbraio.
Sull’iter per il ritorno alle dipendenze dello Stato dei vigili del fuoco valdostani “vorremo vedere passi avanti da parte della politica regionale”. E’ quanto sollecita Igor De Belli, segretario della Fp Cgil Valle d’Aosta. “Il referendum, con cui i nostri vigili del fuoco hanno deciso con un voto plebiscitario di tornare sotto la competenza dello Stato, ha avuto luogo a febbraio – ricorda – siamo a maggio e ancora nulla si è mosso da parte del Consiglio regionale, che continua a mettere da parte la risoluzione, in cui tutti capigruppo delle forze politiche danno formalmente il via all’iter tra Regione Autonomia Valle d’Aosta e Stato: percepiamo un ‘timore’ della politica regionale ad avviare questo iter”. Dopo il tavolo tecnico tenutosi a Roma “grazie ai contatti che il nostro coordinatore di Funzione Pubblica Cgil nazionale, Mauro Giulianella, continua ad avere con il sottosegretario del Ministero degli Interni, – aggiunge De Belli – evidenziamo come da parte della politica regionale ci sia immobilismo.
“Siamo sempre più convinti che nonostante le pubbliche dichiarazioni del Presidente Fosson, molti, specie dei partiti autonomisti, stiano lavorando ‘sotto traccia’ per boicottare il percorso del transito dei Vigili del Fuoco al Corpo Nazionale cercando di trasformare la complessità dell’iter in impossibilità”. E’ quanto dichiara in una nota Demis Martinod, vice segretario regionale del sindacato Conapo. “Proprio per fugare ogni dubbio in merito – aggiunge – chiediamo quindi che ai futuri incontri tra l’Amministrazione Regionale e quella Statale sia permesso di partecipare ai rappresentati del Conapo, in qualità di semplici
uditori”.
Secondo il sindacato Conapo “la politica, invece
che interloquire direttamente con i rappresentanti del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco, preferisce rilasciare dichiarazioni agli organi di stampa in cui si esprimono timori per il passaggio al nazionale (non certo da parte dei vigili del fuoco) oppure come fatto da un consigliere riportare notizie di un fantomatico esubero di circa 80 persone”.