Previsto oggi, è stato rinviato per l’emergenza epidemiologica da coronavirus al prossimo 14 ottobre il processo contabile di secondo grado sui 140 milioni di euro di fondi regionali erogati alla Casinò de la Vallée spa tra il 2012 e il 2015. L’udienza si terrà alle ore 10 davanti alla Terza sezione centrale d’appello della Corte dei conti. A giudizio ci sono 21 tra consiglieri ed ex consiglieri regionali oltre a un dirigente della Regione.
In primo grado 18 politici erano stati condannati a un risarcimento complessivo di 30 milioni di euro (il 50 per cento della ricapitalizzazione da 60 milioni votata dall’assemblea). I giudici avevano invece escluso gli 80 milioni di finanziamenti decisi dalla giunta ritenendo che mancasse la prova che la società non fosse in grado di restituirli. Ora però la procura generale ha il documento con cui il tribunale di Aosta, nell’ambito della procedura di concordato, ha ipotizzato un danno erariale per il credito “postergato” di 48 milioni. Una somma “non pagabile in sede di procedura” concordataria dalla Casinò (tramite Finaosta) alla Regione, e di cui il Consiglio Valle, con un ddl nel luglio 2018, aveva disposto il trasferimento nel patrimonio della casa da gioco sotto forma di uno strumento finanziario partecipativo (Sfp).
Tra i condannati in primo grado figurano anche l’attuale presidente della Regione, Renzo Testolin, il presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, e gli ex presidenti della Regione Antonio Fosson, Pierluigi Marquis (tutti a 807 mila euro) e Augusto Rollandin (4,5 milioni).