Il tribunale collegiale di Aosta ha dichiarato il fallimento della Cioccolato Valle d’Aosta, l’azienda del gruppo turco Captain Gida nata nel 2016 e che ha rilevato la ex Feletti di Pont-Saint-Martin, ottenendo un mutuo regionale da quattro milioni di euro tramite Finaosta. L’udienza si è svolta nei giorni scorsi davanti al collegio composto dai giudici Eugenio Gramola (presidente), Marco Tornatore (che è il giudice delegato) e Maurizio D’Abrusco. Il curatore nominato, il commercialista torinese Filippo Canale, è alla ricerca di acquirenti interessati all’azienda o quantomeno ai capannoni e ai macchinari. In base ai primi rilievi, Canale ha stimato un passivo di almeno cinque milioni di euro. A chiedere il fallimento dell’azienda è stato un fornitore: si tratta di una srl che vantava un credito dell’ordine di grandezza delle migliaia di euro. La prossima udienza, per l’esame dello stato passivo, è fissata per il 15 maggio. Sul mutuo da quattro milioni indaga la procura della Corte dei conti.
Nei prossimi giorni la ex proprietà è attesa in Italia per fare il punto della situazione. Le produzioni nello stabilimento della bassa Valle – come aveva denunciato nel settembre scorso il sindacato Savt – sono ferme dall’inizio del 2018. L’imprenditore turco Ertugrul Selcuk, che era titolare delle quote di maggioranza, in un incontro con l’allora assessore regionale alle Finanze Stefano Aggravi e i referenti di Finaosta e del Savt, il 13 novembre scorso aveva ribadito di essere alla ricerca di un partner al 50 per cento. In quella data cinque dei sei dipendenti avevano ricevuto la lettera di licenziamento.