(ANSA) – AOSTA, 14 SET – I riti e gli ingredienti della tradizione culinaria cinese dialogano con la migliore cultura gastronomica delle Alpi: è la scommessa dei due enfants prodiges della ristorazione italiana Paolo Griffa, chef del Petit Royal di Courmayeur e Giulia Liu, proprietaria del Gong Oriental Attitude di Milano. In una cena evento, organizzata ai piedi del Monte Bianco, Griffa e il suo collega Guglielmo Paolucci hanno realizzato una reinterpretazione culinaria senza precedenti. “La multiculturalità è ricchezza e oggi sedersi a tavola non è più solo un modo di soddisfare l’appetito, ma un viaggio nella cultura che sta dietro al piatto”, spiega Giulia Liu. Ecco allora che un filetto di cervo alla resina di pino si può accompagnare con il cuore del bambù e gli gnocchi di trota salmonata con il Ba lun gua, la zucchina con 8 angoli, tipico contorno cinese. Nella cucina del Petit Royal, il ristorante gourmet del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur, sono arrivati anche il Fo shou gua, la “verdura pugno”, una piccola zucca tradizionalmente cotta al vapore e l’Occhio del Drago, il frutto degli Imperatori. “Quattro ingredienti sconosciuti che diventano protagonisti di un viaggio affascinante che unisce l’antica Cina a una visione contemporanea della Valle D’Aosta”, commenta Paolo Griffa.