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Fase 2: Confcommercio,venerdì sera controlli polizia nei bar

   “Il prossimo venerdì è previsto un ‘servizio d’ordine speciale'”, tra le 18 e la mezzanotte, “volto a verificare i comportamenti da parte degli avventori locali. Si verificherà il mantenimento della distanza interpersonale e l’utilizzo delle mascherine quando non si consuma la bevanda”.
    Lo rende noto Confcommercio Valle d’Aosta, dopo un incontro tra il presidente, Graziano Dominidiato, e il questore di Aosta, Ivo Morelli. “Le forze dell’ordine verificheranno anche la corretta informativa da parte dei pubblici esercizi a livello di cartellonistica sia verticale che orizzontale, la distanza di un metro fra le sedute, la presenza di igienizzanti e gel mani.
    Tale servizio, qualora risultasse necessario verrà esteso anche alla giornata di sabato”. Una necessità emersa dopo che lo scorso week-end “molti avventori (soprattutto giovani) si sono riversati nel centro del capoluogo valdostano creando situazioni di momentanei assembramenti di fronte ad alcuni locali, consumando bevande in piedi nelle aree corrispondenti ai dehors”. In questo senso il questore ha ribadito che i pubblici esercizi si devono limitare a servire i clienti che riescono a trovare posto a sedere all’interno o all’esterno, sempre mantenendo la distanza interpersonale prevista. Inoltre la vendita delle bevande da asporto andrebbe evitata e in ogni caso il gestore del locale ha il compito di evidenziare che i prodotti d’asporto non vanno consumati in piedi nelle vicinanze del locale.
    Secondo Dominidiato “è stato molto difficile per i pubblici esercizi gestire gli avventori” e “alcuni pubblici esercizi hanno deciso di chiudere prima dell’orario. I controlli devono essere fatti in un’ottica di collaborazione agendo prima che sorgano problematiche. Inutile intervenire a tarda ora quando oramai la situazione è diventata ingestibile”. L’associazione “in questa fase delicata esorta le forze dell’ordine a supportare i pubblici esercizi al fine di aiutarli a gestire al meglio la clientela” evitando “multe e sospensioni licenze che provocherebbero un ulteriore duro colpo ad un’economia già precaria delle aziende”. 
   

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