Hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato nove dei dieci imputati nel procedimento penale sulla presunta frode nei lavori di sistemazione di itinerari del Parco del Gran Paradiso, costati alla Regione Valle d’Aosta 1,3 milioni di euro nell’ambito del progetto Giroparchi, finanziato con il Par Fas 2007-2013. Il gup Giuseppe Colanzingari ha rinviato l’udienza al 30 ottobre prossimo, per l’audizione dei consulenti tecnici di parte (con le relative perizie) alla quale le difese dei direttori dei lavori hanno subordinato la richiesta di giudizio alternativo.
Sono decine i rilievi mossi dalla procura di Aosta (pm Carlo Introvigne), tra i quali: mancata installazioni di funi, soste e cartelli, staccionate posizionate vicino al parcheggio per evitare il “trasporto in elicottero”, ma anche pozzetti previsti in cemento armato e realizzati “in pietrame a secco, di dubbia qualità e robustezza”. Gli imputati sono i legali rappresentanti di impresa Mario Nera, 59 anni, (l’unico a non chiedere il rito abbreviato e per il quale si discuterà l’udienza preliminare) delle ‘3A spa’ e ‘3A srl’ ed Egidio Pelini (45), della ‘Ecn34’, entrambi di Roma; Simona Maccarone (35) di San Gregorio di Catania (Catania) e Domenico Cavallaro (45), di Catania, tutti della ‘Ingegneria e ambiente srl’; Ennio Da Canal (59) di Quart, della ‘Ecoval srl’; i direttori dei lavori Duillio Gal (52), di Chatillon; Aldo Neyroz (60), di Sarre; Manuel Lavoyer (39), di Pontey (“direttore dei lavori di fatto” per il pm); Mauro Andrea Perino (46), di Bollengo (Torino); Alessandro Ceccon (48), di Aosta, funzionario dell’ufficio tecnico progettazione sentieristica e cartografia dell’assessorato all’Ambiente.