(ANSA) – AOSTA, 2 MAG – Negli ultimi sei anni è boom di turisti scandinavi e statunitensi in Valle d’Aosta: i primi hanno fatto registrare 100.000 presenze in più mentre i secondi a livello percentuale sono aumentati del 131%. E’ quanto emerge da uno studio di analisi dei mercati di provenienza dei turisti che frequentano e soggiornano in Valle d’Aosta, realizzato da TurismOk su incarico dell’assessorato al turismo.
In dettaglio paesi quali Italia, Russia (-35%), Belgio e Giappone hanno fatto registrare una flessione di afflusso a favore di Scandinavia, Regno Unito, Francia e Svizzera. Nel 2018 in Valle d’Aosta sono state registrate 3,6 milioni di presenze, con una crescita del 14% rispetto al 2012; per quanto concerne gli arrivi sono stati 1,25 milioni (+24,1%). In generale, la permanenza media si attesta intorno a circa 2,9 notti anche se ci sono differenziazioni significative: gli inglesi, mediamente, soggiornano circa 4,9 notti, quelli giapponesi e svizzeri si fermano poco meno di 2 giorni.