(ANSA) – AOSTA, 12 GIU – Dopo l’ultimo attacco ad Ayas di un lupo a un gregge di pecore, in cui sono morti 20 animali, le associazioni degli allevatori lanciano l’allarme e parlano di “situazione di emergenza”. “La situazione è davvero insostenibile per le realtà agricole già fortemente penalizzate dall’emergenza sanitaria. Ad essere predate sono stati, in questo caso, animali chiusi e protetti da un recinto, segno che la corretta custodia effettuata dagli allevatori non è più sufficiente”, commenta il presidente di Coldiretti Valle d’Aosta Alessio Nicoletta. “Il ristorno dei danni e delle perdite non sono più sufficienti, – spiega – vanno studiati nuovi strumenti, attivi e passivi, per consentire alle aziende agricole di difendersi meglio e di reggere, tenendo conto che la stagione dei pascoli è appena iniziata”.
Dello stesso avviso il presidente dell’Arev Dino Planaz: “Chiedo a gran voce a nome di tutti gli allevatori di prendere misure finalmente efficienti e non solo interventi palliativi di tipo economico, che intervengono a danno avvenuto”. Secondo Planaz infatti “mantenere in sicurezza gli animali in montagna oggi significa affrontare dei costi insopportabili per necessità di personale e di strutture non efficaci data la conformazione del territorio”. (ANSA).