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‘Ndrangheta: Adu, sentenza conferma contesto mafioso

 

“La sentenza conferma un contesto mafioso che più volte la società civile valdostana e noi di Adu avevamo denunciato. Le connivenze, le cattive frequentazioni e le collusioni con una parte della politica erano evidenti”. E’ quanto dichiarano, in una nota, Jeanne Cheillon e Alexandre Glarey, portavoce di Adu Valle d’Aosta, commentando la condanna dei 12 imputati nel processo a Torino con rito abbreviato scaturito dall’inchiesta Geenna sulla ‘ndrangheta in Valle d’Aosta.

“Anche per questo motivo Adu non ha mai sostenuto, in Consiglio, nessuna maggioranza con politici coinvolti nel sistema. Non siamo stati complici né del leghismo razzista, né di chi è indagato per aver chiesto il sostegno delle mafie”, proseguono.

Secondo gli esponenti di Adu “sul piano giudiziario, da garantisti, aspettiamo l’ultimo grado di giudizio. Sul piano politico ci vuole invece un ricambio totale della classe politica, che però non può venire da una destra sovranista e spesso, almeno a livello nazionale, anch’essa collusa con le mafie”. 

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