La Rete Antirazzista della Valle d’Aosta e l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione hanno presentato ricorso al Tribunale di Torino contro il bando 2018 di contributi alla locazione a sostegno dei nuclei familiari non abbienti residenti in Valle d’Aosta. Secondo le due associazioni l’atto della Regione “contiene una serie di requisiti non previsti né dalla legge nazionale istitutiva del fondo, né da alcuna altra regione e che sono contrastanti con numerosi principi di diritto nazionale e comunitario”.
Lamentano, in particolare, l’esclusione di coloro che hanno una residenza in Valle d’Aosta inferiore a 4 anni, dei cittadini stranieri regolari che non possiedono un permesso di soggiorno di lungo periodo e che normalmente non hanno potuto ottenerlo e l’impossibilità di presentare la richiesta al fondo da parte dei cittadini stranieri che non riescano a dimostrare, con documenti del Paese di origine, di non essere proprietari di un alloggio nel paese di provenienza.
“Gli interventi di contrasto alla povertà devono necessariamente essere rivolti a tutti coloro che risiedono su un territorio, ivi compresi gli stranieri, al fine di evitare situazioni di emarginazione che, oltre a essere eticamente inaccettabili, provocano conflitto sociale e vanno a danno di tutta la popolazione”, affermano Asgi e Rete Antirazzista.