avvocatoinprimafila il metodo apf

Rogo chalet Gignod, non si esclude dolo

 Restano aperte le ipotesi dolosa, colposa o accidentale per l’incendio che ieri pomeriggio ha distrutto lo chalet dell’Unité des Communes Grand-Combin in località Arliod di Gignod, in passato adibito a punto informazioni e rivendita di prodotti tipici con bistrot. E’ quanto emerge al termine del sopralluogo condotto dai vigili del fuoco nel pomeriggio.
    La struttura era chiusa da qualche tempo e l’intenzione dell’Unité era di riaprirla in vista della prossima stagione estiva, attraverso un nuovo bando di gestione. Le fiamme sono partite dall’esterno, dalla facciata che dà verso una scarpata. Né i quadri elettrici – l’impianto era disattivato – né i bidoni della spazzatura della vicina area picnic risultano coinvolti dalla fiamme. Non sono state trovate tracce di acceleranti (sostanze che avrebbero potuto scatenare il rogo). In base all’ispezione dei vigili del fuoco, la struttura – che non era videosorvegliata – è completamente compromessa ed è da demolire. Indagano anche i carabinieri.
   

Exit mobile version