“La tutela degli alunni non può prescindere dalla stabilizzazione del precariato storico della scuola e dalla ricerca di una soluzione a quella che ormai viene definita una ‘supplentite’ che affligge anche la scuola valdostana da molti anni ormai e che oggi è resa ancora più grave dall’emergenza sanitaria in atto e per questo necessita di una risposta immediata. Supplentite che penalizza innanzitutto i ragazzi non garantendo la continuità didattica”. Lo scrivono i docenti precari valdostani – “Professori senza cattedra” – in una nota diffusa alcuni giorni dopo l’incontro con l’assessore regionale all’istruzione, Chantal Certan, avvenuto il 3 giugno scorso.
“Nonostante l’emendamento alla procedura concorsuale straordinaria che dovrebbe essere svolta in autunno – proseguono – il primo settembre comunque vi sarà un numero altissimo di cattedre vacanti proprio quando si dovrà predisporre una programmazione di lungo periodo per supportare i ragazzi nella difficile fase di transizione tra Didattica a distanza e eventuali lezioni in presenza e un recupero degli apprendimenti, e tutto ciò ovviamente andrà a penalizzare la qualità dell’insegnamento. Il quadro è poi aggravato dalla necessità di potenziare gli organici, pesantemente ridotti anche in Valle d’Aosta durante gli ultimi anni, per garantire un rientro in totale sicurezza a settembre”.
“A settembre – concludono – vi saranno almeno 166 posti da coprire con contratti a tempo determinato e in larga misura soltanto da metà settembre, quando invece si avrebbe la possibilità di sfruttare e valorizzare parte delle professionalità già esistenti che operano nella scuola valdostana da anni e che potrebbero essere in cattedra già dal primo settembre. Tutto ciò ci dà la misura di quanto sia grave la problematica del precariato anche qui in Valle d’Aosta”.