Incontro online gratuito organizzato da Fondazione Ariel e associazione InCerchio
L’articolo 19 della Convenzione ONU sancisce il diritto delle persone con disabilità a vivere nella società con la stessa libertà di scelta di ogni altro cittadino. È la cosiddetta “vita indipendente” nella collettività, che significa autonomia e autodeterminazione delle persone con disabilità nel decidere per sé e per la propria vita ciò che desiderano e di cui necessitano.
Di vita indipendente e del diritto di realizzare le proprie aspirazioni di vita e di progettare il proprio futuro – tematiche attuali nel dibattito internazionale – si parlerà nell’incontro, fruibile gratuitamente online, “Insieme verso il futuro” in programma sabato 21 novembre, dalle ore 10 alle 13. Promotori del webinar due realtà che da anni si occupano di sostegno alle persone con disabilità: Fondazione Ariel, che offre alle famiglie supporto psicologico e sociale, orientamento, formazione medica e psicopedagogica, e associazione InCerchio, nata per fornire supporto legale e psicosociale.
La vita indipendente nella collettività è sinonimo di autosufficienza, una condizione che può diventare realtà per tutte le persone con disabilità. Significa in particolare poter decidere dove e con chi vivere, unita alla possibilità di accedere ai servizi nel rispetto del principio delle pari opportunità. Nel concreto la vita indipendente richiede che l’ambiente edificato e urbanistico, i trasporti e le informazioni siano accessibili e che ci sia disponibilità di ausili tecnici e di accesso all’assistenza personale. Uno strumento quest’ultimo, fondamentale per inserirsi nella società, valutato in base alle necessità individuali e realizzato con l’assegnazione di budget finanziari finalizzati a coprirne le spese.
A livello normativo, i progetti di vita indipendente sono favoriti dalla legge 112 del 2016 sul “Dopo di Noi”, ma attualmente manca un’applicazione concreta. In questo ultimo anno sono stati fatti alcuni passi avanti: il Decreto Rilancio ha incrementato il Fondo Nazionale Dopo di Noi per l’anno 2020 ed è stato istituito un Tavolo tecnico ministeriale per promuovere gli aspetti giuridici e fiscali di attuazione della legge. A livello territoriale, Regione Lombardia nei mesi scorsi ha emanato il nuovo “Programma operativo regionale biennale 2020-2021 per il Dopo di noi”, indicando i criteri per fruire degli stanziamenti messi a disposizione dal Fondo nazionale per le
persone con disabilità che vogliono realizzare il loro progetto di vita indipendente senza il supporto di un caregiver ma con l’ausilio di un assistente personale autonomamente scelto.
“Insieme verso il futuro” è aperto a chiunque desideri approfondire questi temi insieme alle esperte che interverranno:
– Stefania Cirelli, responsabile formazione Fondazione Ariel
– Cristina Labianca, psicoterapeuta InCerchio – Perché pensarci per tempo
– Marina Verzoni, avvocata, e Daniela Piglia, giurista, entrambe del servizio legale
InCerchio – Come prepararsi: norme e strumenti nazionali e regionali Per partecipare: compilare il form sul sito www.fondazioneariel.it (si riceveranno poi le info per accedere in streaming alla piattaforma Zoom).
Per info: fondazione.ariel@humanitas.it.
Fondazione Ariel – Centro disabilità neuromotorie infantili è la stella guida delle famiglie con bambini con disabilità. Nata nel 2003 per rispondere ai bisogni delle famiglie di bambini con Paralisi Cerebrale Infantile e altre disabilità neuromotorie, Fondazione Ariel fornisce loro supporto psicologico e sociale, orientamento su servizi e risorse, formazione medica e psicopedagogica e informazione sui diritti. Ariel promuove inoltre la ricerca scientifica per sviluppare la conoscenza, il trattamento e la cura della PCI e delle altre patologie neuromotorie infantili.
Nei suoi 17 anni di attività, ha offerto un servizio di counseling telefonico e online rispondendo a 3.000 richieste di aiuto da tutta Italia. Ha coinvolto oltre 2.500 famiglie in percorsi formativi e gruppi di sostegno e oltre 2.700 operatori (medici, psicologi, neuropsichiatri infantili, fisioterapisti, riabilitatori, educatori, ecc..) in momenti formativi (oltre 150 incontri in tutta Italia).