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Ragazzi con disabilità psico-fisica, Amati: “Chiedo di consentire il ritorno a casa dai centri residenziali. È una questione di salute”

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“Da circa quattro mesi, i ragazzi con disabilità psico-fisica sono lontani dalle loro famiglie, in uno stato che non è esagerato definire di reclusione. Poiché il perdurare di questa situazione espone i ragazzi a rischio di aggravamento delle loro condizioni di salute, ben più grave del rischio contagio che si vuole scongiurare con il divieto di rientro temporaneo in famiglia, chiedo di emanare nel giro di qualche ora tutte le indicazioni più utili”. Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.

“Da almeno dieci giorni ricevo sollecitazioni da famiglie disperate che non possono portare a casa nel fine settimana i figli affetti da disabilità psico-fisiche che sono ospitati in strutture residenziali. Il motivo di tale disposizione – puntualizza Amati – consiste nel rispetto delle misure di contenimento del contagio da Coronavirus. Poiché il protrarsi di tali provvedimenti di allontanamento ‘forzoso’ dalle famiglie può aggravare le condizioni di salute dei ragazzi, esponendo chi ne dà corso a responsabilità ben maggiori di quelle che si vogliono evitare mantenendo i divieti, chiedo l’emanazione immediata di provvedimenti di allentamento delle misure, magari – conclude – ricalcando quelle già utilizzate per i centri diurni”.

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