La ‘Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità’ vissuta e interpretata dagli studenti delle scuole superiori: è questo l’obiettivo del percorso formativo “Sono inclusivo”, un progetto pilota ideato dalle associazioni SON-Speranza Oltre Noi e CBM Italia e proposto nell’anno scolastico in corso alle ragazze e ai ragazzi delle classi terze, quarte e quinte del liceo scientifico Volta di Milano.
Come è possibile vivere la Convenzione tutti i giorni, riflettendo sui diritti umani e sulle responsabilità individuali e collettive? Come si può essere inclusivi nella propria quotidianità? A queste domande risponderanno i ragazzi al termine del percorso proposto, iniziato nei mesi scorsi con alcuni incontri teorici in classe e online, e che ora prosegue con i laboratori esperienziali utili ad entrare in contatto con la disabilità attraverso l’arte, lo sport, la danza, la lettura.
Un percorso formativo di conoscenza e approfondimento della Convenzione che prevede che ogni studente scelga un articolo della Convenzione stessa proponendo una personale rielaborazione attraverso una foto, un’opera d’arte, una poesia o una canzone, così da esprimere il proprio pensiero e la propria comprensione di quanto vissuto durante l’esperienza collettiva. Nella scelta e nella realizzazione gli studenti sono aiutati e guidati dagli operatori di SON e CBM attraverso i vari incontri teorici e pratici, pensati ad hoc per fornire ai ragazzi gli strumenti e i contenuti per comprendere come mettere in pratica la Convenzione nella vita di tutti i giorni.
Dopo i primi incontri utili a fornire una base teorica del progetto, si entra ora nel vivo dei laboratori pratici, a cui i ragazzi dedicheranno i mesi di aprile e maggio per terminare con gli elaborati finali a giugno.
Si è tenuto ieri il primo laboratorio, nella sede milanese di CBM Italia – organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità nel Sud del mondo e in Italia – che vede coinvolti 13 ragazze e ragazzi in un workshop multisensoriale condotto dalla storica dell’arte Selene Carboni, specializzata in educazione tattile per non vedenti. Obiettivo del laboratorio: sensibilizzare gli studenti sulla disabilità visiva, in particolare mettendosi nei panni di una persona priva del senso della vista e dovendo quindi attivare altre percezioni per relazionarsi con lo spazio e le persone. Per mezzo di attività pratiche come camminare al buio, manipolare la creta e ricreare opere famose in tableau vivant (quadri viventi), i ragazzi potranno scoprire una nuova e potente modalità di comunicazione basata sull’esperienza diretta e sul fondamentale senso del tatto.
Massimo Maggio, direttore di CBM Italia: “Sono tante le strade che si possono intraprendere per raccontare in modo efficace i diritti umani e la responsabilità che ognuno di noi ha nei confronti dei diritti degli altri, con particolare attenzione a quelli delle persone con disabilità. Queste ragazze e ragazzi hanno ora imboccato una di queste strade, che pone le basi per imparare a pensare e agire in maniera inclusiva, ogni giorno, nelle grandi e nelle piccole cose della vita”.
Don Virginio Colmegna, socio fondatore associazione SON: “Con questo progetto vogliamo promuovere una nuova cultura della disabilità: non un problema, ma risorsa e opportunità di relazioni, di inclusione, di formazione. Ai ragazzi sono state proposte attività innovative e adatte alla loro età, che li coinvolgeranno in prima persona. Penso sia molto importante rivolgersi alle giovani generazioni e investire in educazione. Seminiamo la speranza di un cambiamento: ce n’è bisogno visti anche alcuni recenti fatti di cronaca”.
Nelle prossime settimane fino a fine maggio, sono altri 4 i laboratori esperienziali in programma:
Baskin – Incontri teorici con allenatori e giocatori che spiegano questa nuova disciplina sportiva pensata per permettere a persone con e senza disabilità di giocare nella stessa squadra, ma anche partite disputate in prima persona per fare esperienza diretta di un’attività ispirata al basket pur con proprie caratteristiche e peculiarità. In collaborazione con: Sanga Milano e Roberto Anzivino.
Lettura ad alta voce – Esercizi e attività sull’utilizzo della voce per imparare a leggere storie a bambini con o senza disabilità, tra capacità di intonazione, gioco, mimica. Una volta formati, i ragazzi del Volta metteranno in pratica quanto appreso nel laboratorio leggendo storie di inclusione a bambini delle classi quarte della scuola primaria San Mamete dell’istituto Comprensivo G.B. Perasso. In collaborazione con: Fondazione Casa della carità.
Sci come terapia – Incontri e prove pratiche, con ausili specifici, per capire che l’accessibilità allo sport, allo sci nello specifico, rappresenti un’opportunità per la crescita e l’espressione delle persone con disabilità, oltre che un diritto educativo. In collaborazione con: Andrea Borney – LYMPH FOUNDATION e Loredana Savoye Volontaria aspert, referente volontari per la Valle d’Aosta Special Olympics Italia.
Danza inclusiva – Esperienze di danza multisensoriale per conoscere il proprio corpo nei suoi limiti e successi, indipendentemente dalla condizione di partenza psicofisica. In collaborazione con: Ingrid Gregoric – Move in dance.