Domenica due aprile è la giornata mondiale dell’autismo. Il blu segnalerà in molte città italiane le iniziative programmate dalle Angsa regionali per attirare l’attenzione sul sistema assistenziale che riguarda le persone con disturbo dello spettro autistico. Colorerà in un clima di impegno, riflessione e festa le emergenze urgenze delle famiglie. Siamo drammaticamente indietro rispetto ai bisogni reali. Spesso le politiche per l’autismo sono frammentate tra i vari soggetti pubblici producendo dispersione delle attività, inefficienza e sprechi nell’utilizzo delle risorse disponibili. Questo comprime la concreta esigibilità dei diritti. Sulla carta le leggi italiane in materia sono tra le più avanzate ma assai spesso restano sulla carta. Il caso dei Progetti di vita è emblematico, le famiglie per ottenere il rispetto delle norme devono ricorrere alla magistratura, si va avanti per effetto di Ordinanze giudiziarie. Ad oggi non esiste un registro dei casi. Solo le Regioni Emilia Romagna e Piemonte dispongono di dati epidemiologici completi. Nel resto del paese gli unici dati certi riguardano i minori iscritti alla scuola primaria e secondaria di primo grado che sono circa 50 mila. Non esistono numeri di autismo profondo ma i dati del Piemonte dicono essere pari al 50% dei casi complessivi. Da ottobre del 2022 a marzo 2023, sono stati ripartiti tra le regioni 177 milioni per progetti , ricerche, e assistenza alle persone con disturbi dello spettro autistico. Sono risorse significative che non debbono andare disperse in mille rivoli progettuali di scarsa efficacia. Il caso della ricerca è emblematico. Sono disponibili 7 milioni e mezzo ma ripartiti alle regioni rischiano di produrre mini studi del tutto inutili. Le famiglie Angsa da mesi chiedono che sull’utilizzo di questi finanziamenti, parte dei quali si avviano ormai a diventare progetti concreti sul territorio, ci sia la massima attenzione. Diverse ricerche indicano che in Italia la quota della popolazione nello spettro autistico è intorno all’1% e coinvolge 300mila persone. Come nei quaderni di scuola domenica con il blu del 2023 le famiglie segnalano errori e ritardi.