(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Prende il via all’Irccs San Raffaele
di Roma il “Previctus”, uno studio per la personalizzazione
della riabilitazione post ictus. L’iniziativa ha come obiettivo
di studiare e mettere a punto la gamma di esami strumentali e di
scale di valutazione clinica, che possano prevedere il livello
di recupero finale e di ritagliare, “quasi con un’azione
sartoriale, le migliori attività di riabilitazione su ciascun
paziente”, spiega Paolo Maria Rossini, responsabile del
Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’Irccs.
“Questo -aggiunge – comporterà l’identificazione di biomarcatori
e la possibilità di sfruttare al meglio le capacità del paziente
di vicariare le attività delle regioni danneggiate del sistema
nervoso, tramite l’attivazione di circuiti e strutture
alternative o il risveglio di aree e connessioni ‘addormentate’
dall’ictus, ma non distrutte”.
Il progetto nel suo primo anno si concentrerà su un centinaio di
pazienti, i cui casi saranno studiati mediante metodiche
avanzate e scale di valutazione della funzione della mano e del
braccio.
“Questi pazienti verranno poi seguiti nel tempo al fine di
poterne appieno valutare il livello di recupero. Nell’anno
successivo, i biomarcatori che si saranno dimostrati più
accurati nel prevedere il futuro andamento, verranno utilizzati
per predisporre un panel di trattamenti riabilitativi sia
standard che robotici per ‘personalizzare’ al massimo il
percorso riabilitativo”. (ANSA).
Fonte Ansa.it