Venerdì 8 aprile alle ore 17.30, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una
riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Le
insonnie. Aspetti fisiopatologici e terapeutici”. L’incontro verrà introdotto da
Roberto Mutani, Professore Emerito di Neurologia e socio dell’Accademia di
Medicina. I relatori saranno Alessandro Cicolin, responsabile del Centro di
Riferimento Regionale per i Disturbi del Sonno, Ospedale Molinette, Torino e
Luigi Ferini-Strambi, Professore Ordinario di Neurologia, Direttore del Centro di
Medicina del Sonno, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano.
Secondo Alessandro Cicolin, l’insonnia rappresenta il più diffuso disturbo del
sonno ed è caratterizzata dalla presenza di sintomi notturni (difficoltà di
addormentamento e di mantenere il sonno) e diurni (fatica, depressione del
tono dell’umore, malessere generale, difficoltà cognitive). L’insonnia non solo
riduce la qualità di vita dei pazienti affetti, ma è anche associata ad un
aumento dei problemi medici, di consumo di risorse sanitarie, assenteismo e
ridotta produttività. I recenti progressi nel comprendere la fisiopatologia
dell’insonnia hanno significativamente modificato l’approccio terapeutico sia dal
punto di vista farmacologico che psicologico.
Il prof. Luigi Ferini-Strambi ritiene che prima di instaurare un trattamento per
l’insonnia, sia fondamentale un inquadramento diagnostico preciso. Questo è
importante, ad esempio, per le situazioni dove il quadro insonnia è collegato ad
un disturbo depressivo o ad una sindrome alle gambe senza riposo.
Secondo le linee guida internazionali, il trattamento di prima scelta per
l’insonnia è quello della terapia cognitivo-comportamentale. E’ sicuramente una
terapia efficace, ma non facilmente accessibile, poiché sono pochi i centri in
Italia dove viene effettuata. Pensando al trattamento farmacologico, ci sono
diverse opzioni. La regola fondamentale è di evitare farmaci a lunga emivita e
di utilizzare le minime dosi necessarie. Oltre agli ipnotici benzodiazepici (come
triazolam e brotizolam) e agli Z-drugs (come zolpidem ed eszopiclone),
saranno presto disponibili composti con un nuovo meccanismo d’azione: gli
antagonisti dell’orexina, un neurotrasmettitore coinvolto nel favorire lo stato di
veglia.
Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di
Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via
mail all’indirizzo accademia.medicina@unito.it e dietro presentazione del Green
Pass, sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it.