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Affrontare l’Antibiotico-Resistenza in Italia: strategie integrative e governance efficace

Analisi approfondita delle soluzioni multifaceted per preservare la Salute Pubblica e la sostenibilità dei Sistemi Sanitari

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L’antibiotico-resistenza è una grave minaccia globale, con previsioni che indicano un aumento fino a 10 milioni di morti all’anno entro il 2050 e un impatto economico che potrebbe superare il trilione di dollari all’anno dopo il 2030.

Per questa ragione esperti clinici, farmacoeconomici e responsabili regionali del settore farmaceutico si sono riuniti a Roma in occasione dell’evento “COMBATTERE L’ANTIBIOTICO-RESISTENZA IN ITALIA – Aspetti clinici, farmacoeconomici e di governance”, con la Direzione scientifica di SDA Bocconi School of Management, l’organizzazione di Motore Sanità e il contributo incondizionato di Viatris.

Obiettivo discutere le sfide e le soluzioni relative all’antibiotico-resistenza, una delle principali minacce globali per la salute pubblica. L’evento ha messo in luce l’importanza della ricerca scientifica e dell’innovazione farmacologica nel contrastare efficacemente questa problematica, oltre all’analisi dei costi e dei benefici dei diversi approcci terapeutici.

La discussione ha riguardato anche modelli di finanziamento per la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, così come politiche sanitarie e farmaceutiche per incentivare l’innovazione, mantenendo al contempo l’accessibilità ai trattamenti. Un’opportunità unica per promuovere una risposta multidisciplinare alla resistenza agli antibiotici, garantendo la sostenibilità dei sistemi sanitari e la salute dei pazienti.

APPROCCI INTEGRATI E MULTIDISCIPLINARI 
Francesco Costa e Patrizio Armeni, Associate Professor of Practice di Government, Health and Not for Profit – SDA Bocconi, hanno sottolineato la necessità di cambiamenti in diversi ambiti: “un ambito culturale e manageriale, con comportamenti individuali e prescrittivi; un ambito economico e di programmazione, basato sul monitoraggio attento delle cause e delle conseguenze dell’antimicrobico resistenza e sulla valutazione dell’impatto delle possibili soluzioni; infine un ambito tecnologico, con l’innovazione in ambito farmaceutico nel campo degli antibiotici. Oggi in SDA Bocconi – continuano i Professori – abbiamo voluto contribuire nel supportare il sistema e tutti i suoi attori per affrontare l’emergenza con maggiore consapevolezza attraverso approcci integrati e multidisciplinari”.

PREVENZIONE E INNOVAZIONE NEL FINANZIAMENTO 
Rosanna Tarricone, Associate Dean of GHNP – SDA Bocconi, ha ribadito l’urgenza di adottare un approccio integrato “che vada dalla prevenzione, educazione, formazione, al finanziamento innovativo di nuovi antibiotici per contrastare la pandemia dell’antibiotico-resistenza, il cui costo supera il 2% del PIL mondiale e dalla quale, diversamente, rischiamo di non uscirne”.

GOVERNANCE E COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE 
Fortunato Paolo D’Ancona, Dirigente di Ricerca Istituto Superiore di Sanità, ha enfatizzato l’importanza di: “uno sforzo corale delle istituzioni nazionali, regionali, locali, nonché degli altri attori coinvolti per il raggiungimento dei molteplici obiettivi in chiave one-health, per la realizzazione del Piano di contrasto all’antibiotico-resistenza. La chiave di volta però – sottolinea – è una governance efficace a tutti i livelli”.

IMPATTO CLINICO DELL’ANTIBIOTICO RESISTENZA IN ITALIA E L’IMPORTANZA DELL’INNOVATIVITÀ TERAPEUTICA 
Novella Cesta, Dirigente Medico di Malattie Infettive presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP), ha illustrato l’attuale scenario epidemiologico italiano e l’impatto clinico dell’antibiotico-resistenza nel nostro Paese. “Alcuni dati si mostrano in calo rispetto agli anni precedenti, ma la percentuale di batteri non suscettibili a più classi di farmaci è sempre elevata e si sta registrando l’incremento di resistenza agli antibiotici glicopeptidi tra i ceppi di Enterococcus spp. In AOUP siamo focalizzati sul trattamento di queste infezioni e portiamo avanti una sistematica raccolta di dati sui batteri antibiotico-resistenti e delineiamo delle possibili strategie per contrastarne la diffusione in ospedale”. Inoltre, la dottoressa Cesta ha delineato le strategie terapeutiche antibatteriche considerate, ad oggi, innovative: “oltre alle efficaci molecole antibiotiche nuove approvate da AIFA e specifiche per il trattamento delle infezioni sostenute da batteri multiresistenti, il futuro è aperto a trattamenti considerati “alternativi”. Ad esempio, gli anticorpi monoclonali, per i quali è in avvio una sperimentazione pre-clinica in Toscana verso i ceppi di Klebsiella pneumoniae; oppure la fagoterapia, cioè l’utilizzo di batteriofagi (virus dei batteri) che attaccano ed uccidono in modo selettivo il patogeno, superando anche i meccanismi di resistenza ai farmaci; stiamo già contribuendo attivamente allo sviluppo di questa importante strategia”.

 

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