Quando due persone provano una chimica istantanea al primo appuntamento, i loro cuori iniziano a battere in sintonia. Più che sulla gestualità del corpo che si armonizza, sulle risate, l’attrazione sembrerebbe quindi essere basata su una sincronia fisiologica. Lo rileva una ricerca dell’Università di Leiden, in Olanda, pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour.
Per lo studio sono state allestite “cabine per appuntamenti” in tre festival – uno di musica, uno di arti e uno di scienza – in Olanda. A 142 uomini e donne single eterosessuali tra i 18 e i 38 anni è stato chiesto di andare ad appuntamenti al buio di 4 minuti in queste cabine. I partecipanti indossavano occhiali per il monitoraggio degli occhi, cardiofrequenzimetri e dispositivi per monitorare la sudorazione dei palmi delle mani. Di tutte le coppie che sono state abbinate, il 17% ha espresso il desiderio reciproco di avere l’opportunità di un secondo appuntamento.
Dall’analisi è emerso che le coppie che volevano rivedersi e in cui i due partner si valutavano a vicenda come attraenti tendevano a essere quelle che sviluppavano una sincronia fisiologica. La loro frequenza cardiaca ha iniziato ad accelerare e rallentare un sincronia e la sudorazione del palmo è aumentata e diminuita di pari passo. Era comune anche ‘sintonizzare’ anche i sorrisi, le risate, i cenni con la testa e i gesti delle mani, ma questo tipo di sincronia non prevedeva l’attrazione reciproca. I risultati replicano in gran parte quelli che il team di ricerca ha trovato in una versione precedente dello studio del 2019.
Il meccanismo alla base della sincronia fisiologica non è ancora chiaro, ma è possibile che quando si incontra qualcuno per il quale si prova attrazione, si presti inconsciamente attenzione alle micro-espressioni, come la dilatazione della pupilla, il battito delle palpebre o il rossore. “Anche se non si registrano consapevolmente questi sottili cambiamenti – commenta al New Scientist Eliska Prochazkova, prima autrice della ricerca – il cervello e il corpo le elaborano inconsciamente, il che fa sì che la frequenza cardiaca e la conduttanza cutanea si sincronizzino con il partner”. (ANSA).
Fonte Ansa.it