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>>>ANSA/Autopsia Maradona, tracce di psicofarmaci rischiosi

(ANSA) – BUENOS AIRES, 23 DIC – Nei giorni precedenti alla
sua improvvisa morte mentre era convalescente per una operazione
al cranio il 25 novembre, Diego Armando Maradona “non aveva
consumato né stupefacenti, né alcol”, come invece qualcuno aveva
malignamente insinuato.
    La conferma di questo è venuta oggi dalla Procura argentina
che ha reso noto il risultato delle perizie tossicologiche
realizzate su sangue e urine del ‘pibe de oro’ dopo l’autopsia
del 2 dicembre.
    Il documento firmato dai periti incaricati dai magistrati che
cercano di capire eventuali responsabilità dolose nel decesso
del ‘Diez’, ha però svelato particolari che potrebbero portare a
svolte clamorose delle indagini.
    Dallo studio dei reperti organici, infatti, è stata rilevata
una importante presenza di almeno quattro psicofarmaci
(venlafaxina, quetiapina, levetiracetam e naltrexone), alcuni
dei quali per gli esperti sarebbero addirittura “aritmogeni”,
capaci cioè di produrre aritmie, mentre sono assenti tracce di
medicine riguardanti le gravi patologie cardiache sofferte
dall’ex calciatore. Si deve ricordare infatti che i risultati preliminari
dell’autopsia hanno stabilito che Maradona è morto per un “edema
polmonare acuto legato ad una insufficienza cardiaca cronica
riacutizzata” e ad una “cardiomiopatia dilatativa”.
    Nel complesso i medici legali hanno verificato che le
condizioni di Diego erano gravemente preoccupanti, con altri gli
organi, oltre il cuore, affetti da significativi problemi. Il
referto evoca infatti, fra le altre patologie, cirrosi epatica,
necrosi renale e polmoni dalle caratteristiche asfittiche.
    Ora, sulla base degli ultimi sviluppi, l’idea dei procuratori
che conducono le indagini (Laura Capra, Cosme Iribarren e
Patricio Ferrari) è quella di convocare una commissione medica
interdisciplinare per analizzare il caso e determinare se la
morte fosse evitabile, se c’è stata negligenza, e se qualcuno
dei professionisti coinvolti, il neurochirurgo Leopoldo Luque e
la psichiatra Agustina Cosachov, possano avere responsabilità.
    Comunque, poiché come si dice, “lo spettacolo deve
continuare…”, la ex moglie di Maradona, Claudia Villafañe, ha
deciso di partecipare alla edizione argentina di MasterChef,
giungendo a qualificarsi per la semifinale.
    Emozionata, quando il presentatore del reality gastronomico,
Santiago del Moro, le ha comunicato il passaggio alla penultima
fase della gara, ha dichiarato: “Non volevo dire nulla, perché
ogni giorno si dicono cose belle e no. Non ho parlato, non ho
fatto alcun tributo, ma ho deciso che (il riconoscimento
ottenuto oggi) va al padre delle mie figlie…”. Ed ha concluso: “Per me e per tutta la mia famiglia sono tempi molto carichi di
emozioni”.(ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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