(ANSA) – TRESTE, 02 DIC – Continuano a crescere – anche se
meno di ieri in rapporto ai tamponi effettuati – i nuovi contagi
in Fvg. Oggi sono stati rilevati 812 (+76) nuovi contagi (il
10,38% dei 7.820 tamponi eseguiti) e alto rimane anche il numero
dei decessi: 26 (+1). Le persone positive al virus in regione da
inizio pandemia ammontano a 32.198, di cui 7.542 a Trieste,
14.203 Udine, 6.120 Pordenone, 3.947 Gorizia, cui si aggiungono
386 da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 15.095. I
decessi ammontano a 889. I totalmente guariti sono 16.214, i
clinicamente guariti 402 e in isolamento 13.983. Scendono a 58
(-4) i pazienti in terapia intensiva ma salgono a 652 (+15) i
ricoverati in altri reparti. Numeri non rassicuranti per la
tenuta del sistema sanitario regionale.
Continua a far discutere in Fvg l’affollamento al pronto
soccorso dell’Ospedale di Udine, dove la sera del 30 novembre
tante erano le persone in attesa che si era formata una fila di
ambulanze all’esterno con a bordo pazienti in attesa. Una
situazione di allarme avvenuta durante l’emergenza Covid-19,
rientrata dopo qualche ora. Gli stessi dirigenti medici del
Pronto Soccorso-Medicina d’Urgenza dell’ospedale con una lettera
a Massimo Braganti, dg Azienda Sanitaria Universitaria Friuli
Centrale, hanno denunciato una “situazione gravissima”: “la
seconda ondata rischia di mettere in ginocchio la nostra
Azienda”.
Sul fronte scuola, per il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga,
è auspicabile “una riapertura delle scuole dopo l’8 gennaio,
così che in questo mese si possa abbassare la curva e
stabilizzare la situazione. Non possiamo permetterci che i
nostri ragazzi tornino a scuola e dopo poche settimane restino
di nuovo a casa”. “Il rischio è che con una corsa alla
riapertura delle scuole improvvisa, dopo poco dovremmo
richiuderle e per più mesi; allora meglio usare un mese in più
di cautela per aprirla poi veramente”.
Infine, dai microfoni di Rtl, rispondendo a una domanda sulla
distribuzione dei vaccini in Italia, ha detto di “aver chiesto,
ieri durante la riunione con il Governo, le tempistiche, del
numero di cui potremo disporre e come verranno distribuiti. E’
indispensabile saperlo per organizzarsi, bisogna fare una
progettazione seria” (ANSA).
Fonte Ansa.it