(di Lorenzo Attianese) (ANSA) – ROMA, 29 DIC – Uno slittamento sulla consegna delle
dosi causato non solo dal maltempo, ma anche dal cambio di
programma da parte della Pfizer. E’ durata 24 ore la falsa
partenza della ‘fase 1’ della campagna vaccinale di massa, ma
adesso in tutto il Paese la macchina della somministrazione dal
31 dicembre è pronta ad entrare in moto. In queste ore “arriveranno sul territorio italiano le 469.950 dosi di
vaccino”, assicura il Commissario per l’Emergenza Covid,
Domenico Arcuri, il quale precisa che Pfizer ha comunicato agli
uffici della sua struttura “un diverso calendario per la
consegna dei vaccini in Italia, previsti per questa settimana
dal contratto sottoscritto con l’Unione Europea”.
Le scorte arriveranno a bordo di sei aerei dalla livrea
gialla, segno distntivo di una nota compagnia di spedizione
tedesca, che atterreranno in altrettanti diversi aeroporti del
Paese tra cui quelli di Milano Malpensa, Bergamo e Roma
Ciampino. Poi, fino al 31 dicembre, i furgoni con le celle
firgorifere – gestiti direttamente dalla casa farmaceutica –
partiranno per arrivare nei primi 203 siti di somministrazione
nelle varie regioni. Qui saranno consegnati i cosiddetti ‘pizza-box’, così come vengono definiti i contenitori
predisposti da Pfizer per la consegna. Lo stesso meccanismo di
distribuzione si ripeterà ogni volta ad un ritmo settimanale. Si
va dal 30 dicembre al 4 gennaio del nuovo anno, poi l’11, il 18
ed il 25 gennaio.
Il tutto in attesa dell’arrivo delle fiale degli altri
colossi farmaceutici, che non necessitano della catena del
freddo estremo e che saranno stoccate nell’aeroporto militare di
Pratica di Mare per poi essere trasportate in ospedali ed Rsa
dalle forze armate. “Questa prima fase di distribuzione dei
vaccini è affrontata dall’esercito – spiega la ministra dei
Trasporti, Paola De Micheli – Poi ci sarà una seconda fase,
quando il numero dei vaccini sarà molto più consistente e
saranno certificati anche altri vaccini, a quel punto ci sarà un
intervento di tutta la logistica italiana privata che è già
pronta”.
A ricevere la maggior parte delle dosi di questo primo lotto
sarà la Lombardia, dove è previsto da subito l’arrivo 94.770
dosi, annuncia l’assessore al Welfare della Regione, Giulio
Gallera. Tra le altre regioni in cui sono previsti carichi
consistenti ci sono il Lazio (44mila), Piemonte (40mila), Veneto
(38mila) e Liguria (16mila). E in alcune regioni si sono
allungati ulteriormente i tempi per l’arrivo del carico, che
slittano ancora. In Sardegna le scorte arriveranno, a Cagliari,
il prossimo 31 dicembre mentre in Campania la maggior parte dei
35mila vaccini giungerà dalle prossime ore fino al 2 gennaio.
Del V-Day di domenica scorsa, intanto, in Italia si traccia
già un bilancio: sono stati già vaccinati 8.361 italiani, pari
all’86% delle 9.750 dosi distribuite. Ma si tratta di numeri in
rapido divenire: nei prossimi giorni il Commissario Arcuri
pubblicherà on line un report sul numero degli cittadini che
progressivamente a cui saranno somministrate le dosi. Il numero
di queste ultime potrebbe rivelarsi maggiore della cifra
annunciata, dopo le indicazioni arrivate dall’Agenzia italiana
del farmaco. Secondo l’Aifa da ogni flaconcino di vaccino
anti-Covid di Pfizer-Biontech è possibile ottenere 6 dosi e non
5. La dose di vaccino per ogni persona è di 0,3 millimetri, che
deve essere estratta in condizioni asettiche e utilizzando
siringhe di precisione adeguate, da un flaconcino di vaccino che
contiene 2,25 millimetri, dopo la diluizione prevista con
soluzione di cloruro di sodio allo 0,9%. In questo modo, spiega
la Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera), “con mille
fiale potranno essere trattate 6000 persone invece che 5000”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it