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>ANSA-SCHEDA:Covid:Fvg, confronto tra prima e seconda ondata

(ANSA) – TRIESTE, 30 NOV – Un’età mediana di 51 anni per i
contagiati e di 85 anni per i decessi, ricoveri in area medica
che hanno raggiunto numeri importanti in questa seconda ondata,
arrivati ai 620 di ieri contro i 236 raggiunti lo scorso 29
marzo, picco della prima ondata, mentre quelli in terapia
intensiva in questa fase si sono stabilizzati intorno ai 56/57
posti, non lontani comunque dal picco di 61 ricoverati durante
la prima fase. Questi sono alcuni dei dati relativi
all’andamento della pandemia in Fvg, emersi nel corso della
conferenza stampa settimanale di questa mattina a Trieste e
snocciolati dal vicegovernatore con delega alla salute, Riccardo
Riccardi.
    Il tasso di occupazione dell’area medica, ossia dei
ricoverati con sintomi, ha raggiunto in regione il 46,5%
superando, tra il 20 e il 21 di questo mese, la soglia di
sicurezza del 40%; soglia superata, anche se di poco, anche per
quel che concerne i ricoveri in terapia intensiva, con il 31,4%,
che comunque, come spiegato stamattina da Riccardi “ci pone in
una situazione migliore rispetto a tutte le altre regioni del
Paese”.
    Sui decessi di persone ricoverate in terapia intensiva, sono
passati da 31 delle prima ondata ai 57 della seconda, dei quali
47 solo a novembre (stando ai dati aggiornati al 27 del mese in
corso) con un’età media comprensiva dei due periodi che è di 71
anni.
    Buone notizie sembrano arrivare dal fronte del indice RT: è
calato nel report che riporta come ultimo giorno utile il 22
novembre, all’1,09 rispetto al precedente RT 1,27, data ultima
15 novembre. L’indice rT per il Fvg resta comunque uno dei più
elevati del Paese, preceduto solo da quelli registrati da
Basilicata, Toscana, Veneto, Lombardia e Molise.
    Confrontando i dati del monitoraggio aggiornato al 27
novembre a quelli delle altre regioni italiane, traspare che
l’incremento dei contagi in Fvg, con un incremento del 34,3% è
inferiore solo a quello della provincia autonoma di Bolzano, del
Veneto e della Puglia, che vedono aumentare le loro percentuali
rispettivamente del 58,2%, 44,2% e 35,7%.
    Infine dai numeri relativi ai contagiati tra gli operatori
delle residenze per anziani e del sistema sanitario regionale e
tra gli ospiti delle rsa regionali, nelle due differenti ondate
è emerso chiaramente come nella seconda ondata siano aumentati i
tamponi effettuati ma sia diminuito il tasso di positività e si
sia fortemente modificato l’areale di diffusione che nella prima
fase aveva privilegiato le strutture dell’area triestina mentre
in questa seconda fase epidemica siano quelle del Friuli ad
essere più colpite. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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