(ANSA) – TOKYO, 28 LUG – Il bronzo nei 200 farfalla di
Federico Burdisso e la delusione in lacrime di Simona
Quadarella. L’Italnuoto continua a far parlare di sé da Tokyo
2020, e le medaglie arrivano da chi non t’aspetti, mentre quelli
che sembravano favoriti pagano lo stress e gli incidenti di
percorso nella preparazione.
“Lascio una squadra azzurra che e’ fortissima”, assicura
Federica Pellegrini, la cui eredità è pesante. Di sicuro esiste
un nuoto azzurro prima di lei e uno dopo, ma al parco di atleti
di punta che si e’ allargato manca forse la sua personalita’,
come dimostrano i cedimenti di Benedetta Pilato, alla stessa
eta’ alla quale Pellegrini vinceva il suo primo argento, o
quello di Simona Quadarella. Il colpo della giornata riesce a Federico Burdisso, bronzo nei
200 delfino in 1’54”45, dietro all’imprendibile ungherese
Kristof Milak, oro e record olimpico con il tempo di 1’51”25 e
al giapponese Tomoru Honda in 1’53”73. Alla fine, il rammarico
del nuotatore pavese è su quel che poteva fare di più se non
fosse stato per il fatto che “sto soffrendo molto di tensione e
ansia in questi giorni: non mi è mai capitato, non sono un
ragazzo che si stressa facilmente però questa manifestazione è
più grande di me. Pressione, aspettative, se vengo che devo
giocarmi una medaglia la pressione la sento”. Una sorta di ‘peso
dell’acqua’ come titolò Paltrinieri il suo libro: “Ora nei 100
delfino penso di affrontarlo con più spensieratezza – aggiunge
l’azzurro – Proverò a fare un bel tempo perché vorrei provare a
far parte della staffetta mista», ha proseguito l’azzurro. «Non
sono mai stato ansioso – ha concluso – ora ci sta: è la mia
prima Olimpiade. Sono arrivato al bronzo, certo, c’è del buono
ma si può sempre fare meglio”. Delusione invece, nella 1.500, per Simona Quadarella che dopo
aver frenato nelle semifinali dell’altro ieri, oggi ha
confermato di non averne abbastanza per arrivare in palla fino
alla fine. Risultato, quinto posto e addio medaglia: “Ci ho
provato fino a 900-1000 metri, sentivo che stavo faticando ma ci
ho provato fino a quando avevo energie, poi non ne avevo più.
Non cerco scuse ma un po’ sfortunata lo sono stata, vista la
gastroenterite di due settimane fa per la quale ho perso tre
chili. I miracoli non esistono, spiace per me e per chi in
Italia ha si è svegliato per seguirmi. Io ho dato il massimo”,
spiega la nuotatrice romana a fine gara, gli occhi lucidi,
frustrata. Speranzosa di potersi rifare nei prossimi giorni: “Agli 800 sono passata a 8’20” che come passaggio è buonissimo
– osserva Quadarella – Significa che per gli 800 ho le forze e
sicuramente lì cercherò riscatto. Non so cosa potrà avvenire,
non prometto nulla ma ci proverò fino alla fine come ci ho
provato adesso. Ora non mi devo abbattere perché abbiamo già la
prossima gara e poi la prossima Olimpiade è vicina…”. (ANSA).
Fonte Ansa.it