(ANSA) – ROMA, 12 GEN – Arriva dai calcoli matematici
sviluppati per studiare il mondo subatomico, il nuovo protocollo
per la ricerca mirata di nuovi farmaci per contrastare malattie
neurodegenerative ad oggi incurabili. Messo a punto da un gruppo
internazionale di ricercatori, guidati dall’Università degli
Studi di Trento, Perugia, Istituto Telethon Dulbecco, Fondazione
Telethon e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), il
lavoro è stato pubblicato sulla rivista Communications Biology. “Il nuovo approccio PPI-FIT (Pharmacological Protein
Inactivation by Folding Intermediate Targeting) consiste
nell’identificare le molecole la cui funzione è quella di
ridurre l’espressione di una proteina nella cellula,
disattivandone la funzione patologica”, spiegano i ricercatori.
Il metodo è stato applicato per la prima volta nel campo delle
patologie da prioni, come la cosiddetta mucca pazza, causate
dalla conversione di una normale proteina in una forma patogena
capace di propagarsi come un agente infettivo (prione). Grazie
al metodo PPI-FIT, i ricercatori hanno identificato un gruppo di
molecole capaci di ridurre i livelli cellulari della proteina
prionica e bloccare la replicazione della forma infettiva nelle
colture cellulari. I risultati dello studio hanno inoltre
portato a due richieste di brevetto, di cui una già approvata, e
la start-up Sibylla Biotech sta usando questo metodo per
sviluppare farmaci per diversi tipi di malattie, tra cui il
cancro e anche il Covid-19. (ANSA).
Fonte Ansa.it