(ANSA) – ROMA, 11 FEB – Arriva un nuovo trattamento in
grado di aiutare i pazienti che soffrono di moderata o grave
colite ulcerosa. Si tratta di un Jak-inibitore e permette una
maggiore aderenza alle terapie proprio perché si assume per
bocca: è il tofacitinib citrato, una molecola già usata per il
trattamento dell’artrite reumatoide.
La colite ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica che
coinvolge la mucosa del colon, colpendo primariamente la mucosa
del retto ma che può estendersi a parte o tutto l’organo. Si
tratta di una patologia immunomediata, di natura sconosciuta,
influenzata da fattori genetici, ambientali e infettivi.
In Italia si stimano essere affette da questa malattia da
100.000 a 150.000 persone, con un picco di esordio tra i 20 e i
30 anni. La Commissione europea ha approvato di recente
l’estensione dell’indicazione di tofacitinib per il trattamento
di pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave che
hanno manifestato una risposta inadeguata, hanno perso la
risposta o sono intolleranti alla terapia convenzionale o a un
agente biologico.
“Tofacitinib rappresenta un cambiamento significativo per i
pazienti con colite ulcerosa attiva da moderata a grave,
caratterizzato dalla facilità di assunzione (una compressa al
mattino e una compressa alla sera) e da un effetto indiretto di ‘demedicalizzazione'”, spiega Alessandro Armuzzi, docente di
Gastroenterologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di
Roma. (ANSA).
Fonte Ansa.it