Federazione Italiana Pediatri e Istituto Superiore di Sanità sottoscrivono un accordo di collaborazione per riconoscere i disturbi del neurosviluppo. “500mila italiani colpiti da autismo, un terzo delle malattie provocato da fattori ambientali”
La Federazione Italiana Medici Pediatri e l’Istituto Superiore di Sanità hanno stretto un accordo di collaborazione per riconoscere i disturbi del neurosviluppo e lo studio dell’impatto dei fattori ambientali sulla salute di bambini e adolescenti. Considerando che gli italiani colpiti da autismo sono circa 500 mila e “un terzo delle malattie, nei bambini al di sotto dei cinque anni, è provocata – sottolinea il dottor Paolo Biasci, presidente nazionale della Fimp – da fattori ambientali, i danni alla salute determinati dall’inquinamento e i disturbi del neurosviluppo interessano sempre più l’intera collettività e pongono una serie di difficili quesiti a cui le Istituzioni medico-sanitarie del Paese devono saper rispondere. La Fimp e l’Iss – continua Biasci – avevano già avviato una collaborazione nell’ambito delle attività del progetto ‘Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico’ (progetto coordinato dal Servizio di Coordinamento e Supporto alla Ricerca dell’ISS e dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute), per la costituzione della rete pediatria-neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e per la definizione di un sistema di valutazione longitudinale del neurosviluppo all’interno dei bilanci di salute. Questo accordo formale – osserva ancora – rafforza la partnership tra la Federazione, in rappresentanza della pediatria del territorio, e l’ISS che, come organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale, è da tempo impegnato nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo con attività di ricerca e di carattere istituzionale”. Per il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, si tratta di “un accordo lungimirante che favorirà il raggiungimento dei migliori standard assistenziali per i bambini con disturbo del neurosviluppo andando a potenziare le attività di riconoscimento precoce in modo innovativo e in linea con le linee guida internazionali”.
Fonte: AGI