(ANSA) – ROMA, 12 OTT – “I test tampone ‘fai da te’ per la
diagnosi della positività al virus SarsCoV2 hanno una
affidabilità ridotta e non credo sia opportuno pensare di
utilizzarli ai fini della certificazione del green pass”. Lo
sottolinea all’ANSA Massimo Ciccozzi, direttore dell’Unità di
Statistica medica ed epidemiologia molecolare del Campus
Bio-medico di Roma, in merito alla proposta in tal senso
avanzata dal presidente della Conferenza delle Regioni
Massimiliano Fedriga.
“I test tampone fai da te – spiega Ciccozzi – hanno solo il
50-51% di affidabilità, quindi è come il lancio di una moneta.
Ovviamente sono utili in casi di emergenza in cui non si hanno
alternative, ma utilizzarli ai fini del green pass per il
ritorno al posto di lavoro è inaccettabile”. Quanto alla
richiesta di alcuni esponenti politivi si estendere a 72 ore la
validità anche del tampone antigenico rapido, “penso che anche
48 ore di validità siano troppe. Dunque, una validità a 72 ore
ritengo non abbia validità dal punto di vista epidemiologico e
rappresenti, al contrario, un rischio”. Il tampone infatti,
chiarisce l’esperto, “fornisce un dato relativo a qual momento
circa la positivita o negatività al virus di un individuo, ma è
ovvio che nell’arco delle successive 48 e ancora di più 72 ore
ci si possa infettare. A 72 ore, naturalmente, le probabilità di
infettarsi sono ancora maggiori. Capisco che si tratti di un
problema economico e di costi per i lavoratori non vaccinati che
devopno sottoporsi a tali test, ma dal punto di vista
epidemiologico l’estensione della durata della validità del test
non è opportuna”. (ANSA).
Fonte Ansa.it