Roma, 7 settembre 2023 – Come denunciato pochi giorni fa anche dalla Federazione CIMO-FESMED, la tabella di ripartizione dei posti disponibili in ciascuna Scuola di Specializzazione in Medicina non è ancora pronta, e dunque il Ministero dell’Università ha spostato dall’8 al 26 settembre la data in cui i candidati potranno esprimere le proprie preferenze in merito alle tipologie e alle sedi di Scuola da frequentare. Il termine per le immatricolazioni slitta invece al 13 ottobre. Eppure l’inizio delle attività è stato confermato per il 1 novembre.
«Si tratta di un ennesimo schiaffo in faccia ai giovani medici, considerati solo tappabuchi al bisogno, mentre il loro percorso formativo ancora una volta risulta di poco interesse per le Istituzioni – dichiara Guido Quici, Presidente della Federazione CIMO-FESMED -. Questi ritardi riducono drasticamente non solo la possibilità di procedere con gli scorrimenti, aumentando quindi il rischio di perdere borse di specializzazione fondamentali per la tenuta futura del Servizio sanitario nazionale, ma rendono pressoché impossibile, per gli specializzandi, organizzare la propria vita. Un giovane medico che dovrà trasferirsi in un’altra città avrà solo poco più di due settimane per trovare un alloggio, tanto per fare un esempio. Posti i ritardi accumulati, chiediamo dunque di rinviare anche l’inizio delle attività».
«Il prossimo anno, vista l’amnesia cronica, sarà nostra premura ricordare al Ministero le scadenze stabilite dal Ministero stesso – conclude Quici –. Scadenze da cui dipende il futuro di migliaia di medici, che non può continuare ad essere calpestato dalle Istituzioni con tale disinteresse».