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Convegno nuove sfide dell’oncologia: “Dalla prevenzione dei tumori all’importanza della diagnosi e del trattamento precoce”

Una presa in carico precoce permette al paziente di vivere più a lungo impedendo alla malattia di progredire

Una presa in carico precoce permette al paziente di vivere più a lungo impedendo alla malattia di progredire

Previsti, tra gli altri, gli interventi di Alessio D’Amato (Assessore alla Sanità della Regione Lazio), Walter Ricciardi (Board Cancer Europeo) e Francesco Cognetti (Presidente FOCE)

Roma, 25 novembre – I progressi della scienza stanno fortemente modificando il paradigma della prevenzione oncologica, oltre che della presa in carico e del trattamento precoce del paziente. Per quanto riguarda la prevenzione oncologica primaria e secondaria, il 17 novembre 2020 l’OMS ha lanciato la “Strategia globale per accelerare l’eliminazione del tumore cervicale come problema di salute pubblica” per cancellare definitivamente la malattia entro pochi decenni. Uno dei punti chiave della strategia è rappresentato dagli obiettivi “90-70-90” da raggiungere entro il 2030: 90% delle ragazze vaccinate con tutti i richiami previsti contro l’HPV entro i 15 anni di età; 70% delle donne sottoposte a screening entro i 35 anni e ancora entro i 45 anni di età; 90% delle donne con diagnosi di tumore della cervice sottoposte a trattamento.

Per quanto concerne la presa in carico, l’impiego degli IO nei setting precoci di malattia consente più interventi chirurgici con intento curativo, offrendo l’opportunità di ridurre il burden complessivo della patologia eliminando procedure e trattamenti futuri laddove il paziente risultasse guarito. Una presa in carico precoce permette al paziente di vivere più a lungo impedendo alla malattia di progredire verso forme più avanzate a prognosi peggiore. L’opportunità di evitare trattamenti successivi si traduce in benefici clinici ed economici per il sistema Paese.

Su queste tematiche, partendo dal contesto internazionale e delineando a seguire la migliore applicazione nelle attività nazionali e nell’organizzazione regionale dei servizi, si svilupperà il confronto in programma martedì 29 novembrealle ore 11, presso il Palazzo della Regione Lazio (Sala Tevere, Via Cristoforo Colombo 212, ulteriori info su planhealth.it). Un convegno dal titolo “Dalla prevenzione dei tumori all’importanza della diagnosi e del trattamento precoce”, i cui lavori, moderati da Carla Bruschelli (Specialista in Medicina Interna, Ricercatrice clinica, Docente di Metodologia Clinica presso l’Università La Sapienza di Roma), si avvieranno con l’introduzione di Roberto Ieraci (Responsabile scientifico Campagna di Vaccinazione Regione Lazio). A seguire, previsti gli interventi di Alessio D’Amato (Assessore alla Sanità Regione Lazio), Walter Ricciardi (Board Cancer Europeo), Alessandra Barca (Dirigente Area Prevenzione Direzione Sanità Regione Lazio), Francesco Cognetti (Presidente FOCE e Coordinatore del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani FoSSC), Marco Marchetti (Responsabile Health Technology Assessment), Marina Panfilo (Policy & Communication Director, MSD Italia),Marina Cerimele (Direttore Generale IFO Regina Elena).

Programma 

https://drive.google.com/file/d/1–RZmJWygyqnPyLF0VuBp78COOBA3BVb/view?usp=share_link

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