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Coronavirus: Cdc, possibile trasmissione attraverso aerosol

(ANSA) – ROMA, 21 SET – Il nuovo coronavirus si diffonde
anche attraverso l’aerosol di particelle microscopiche che
possono rimanere sospese nell’aria e inalate. A evidenziare il
rischio di trasmissione aerea per il virus responsabile della
pandemia di Covid-19 sono i Centri per il controllo delle
malattie (Cdc) degli Stati Uniti., che nelle nuove linee guida
si esprimono in merito a un nodo controverso, ovvero la capacità
del virus Sars-Cov-2 di essere trasmesso attraverso l’aerosol.
    La più frequente modalità di contagio del nuovo coronavirus
sono le goccioline, o droplet, dal diametro superiore ai 10
micron, che tendono a depositarsi sulle superfici per via del
loro peso. Alcuni studi hanno mostrato che il virus è presente
anche in particelle microscopiche, che rimangono sospese in aria
per tempi più lunghi e possono viaggiare in spazi maggiori. “È
possibile che Covid-19 si diffonda attraverso le goccioline e le
particelle sospese nell’aria che si formano quando una persona
infetta tossisce, starnutisce, canta, parla o respira. Vi sono
prove crescenti – si legge nell’aggiornamento sul portale – che
le goccioline e le particelle sospese nell’aria possono rimanere
sospese nell’aria ed essere respirate da altri e percorrono
distanze superiori a 6 piedi. In generale, gli ambienti interni
senza una buona ventilazione aumentano questo rischio”. Dopo la
lettera di 239 scienziati, pubblicata su Clinical Infectious
Diseases, l’Organizzazione mondiale della sanità aveva definito “possibile” la trasmissione aerea, pur ritenendola limitata a
specifiche circostanze. Ora a confermarlo sono i Centri per il
controllo delle Malattie statunitensi. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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