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Coronavirus: ricerche online predicono picchi epidemia

(ANSA) – ROMA, 08 FEB – Analizzando le ricerche online di
attività ‘pericolose’ come gli orari dei cinema o le
informazioni sulle palestre è possibile anticipare eventuali
focolai di Covid di diversi giorni. Lo afferma uno studio su
Social Network Analysis and Mining dell’università di New York.
    I ricercatori hanno analizzato le richieste ai motori di
ricerca da marzo a giugno 2020 nei 50 stati americani attraverso
Google Trends, realizzando due indici: uno di ‘mobilità’, legato
a domande come ‘il cinema più vicino’ o ‘biglietti aerei’ e uno
di ‘isolamento’, con richieste sulla consegna di cibo a casa o
su corsi online. I dati sono stati confrontati poi con quelli
dei contagi 10-14 giorni dopo i picchi nelle ricerche. In
generale, scrivono gli autori, l’indice di movimento è risultato
correlato a picchi nei nuovi casi in 42 dei 50 stati. “Questo è
il primo passo verso uno strumento che predice l’aumento dei
casi sulla base delle attività ad alto rischio e sulle
intenzioni riguardo alla mobilità – spiegano -. L’uso di questi
dati ‘alternativi’ non è nuovo, ed è stato applicato ad altri
scopi, ad esempio in finanza per generare investimenti basati
sui dati. come le immagini satellitari di un parcheggio per
dedurre i guadagni di una attività. La ricerca mostra che la
stessa tecnica può essere applicata alla pandemia”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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