(ANSA) – ROMA, 22 GEN – Oltre a rendere il virus sarsCoV2 più
efficace nel contagiarsi, le sue varianti possono sfuggire al
sistema immunitario umano, aumentando il rischio di reinfezioni.
Per questo è necessario lavorare per aggiornare i vaccini
anti-Covid: è quanto affermano esperti internazionali sul sito
della rivista Science. L’Oms ha chiesto uno sforzo globale per
sequenziare e condividere più genomi del coronavirus, in modo da
tracciare le mutazioni. La cosiddetta variante inglese B.1.1.7
si sta già diffondendo rapidamente nel Regno Unito, Irlanda,
Danimarca.
Molti ricercatori temono anche la 501Y.V2, identificata in
Sudafrica. La variante P.1 identificata a Manaus in Brasile
sembra avere mutazioni simili, ed già è stata identificata in
Giappone. Non è ancora chiaro però come le nuove varianti stiano
influendo sul corso della pandemia. Per questo il Regno Unito ha
lanciato il consorzio G2P-UK per studiare gli effetti delle
mutazioni emergenti. Le interazioni tra le nuove mutazioni
potrebbero inoltre minare l’efficacia dei vaccini. Finora il
virus SarsCov2 non sembra essere diventato resistente ai
vaccini, rileva Philip Krause, del gruppo di lavoro dell’Oms sui
vaccini: “la rapida evoluzione delle varianti suggerisce però
che è possibile per il virus evolvere in forme resistenti al
vaccino e che ciò potrebbe avvenire prima di quanto pensiamo”.
Ecco perchè è urgente mettere in campo una sorveglianza
efficiente per rilevare queste varianti, e al tempo stesso di
vaccinare il più in fretta possibile quante più persone. Se
dovessero emergere dei ceppi resistenti al vaccino o circolare
insieme a quelli vecchi, i vaccini dovrebbero essere aggiornati
e resi multivalenti. Per Ravindra Gupta, dell’università di
Cambridge, “bisognerebbe iniziare a produrre vaccini pensati per
generare immunità contro le versioni mutate, in modo da tagliare
la strada al virus”. (ANSA).
Fonte Ansa.it