(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Il progetto ‘Folding@home’, che
sfrutta la capacità di calcolo donata dagli utenti per simulare
il comportamento delle proteine, è riuscito a trovare 50 nuovi
possibili obiettivi per eventuali farmaci contro il Covid-19. Il
successo, spiega uno studio appena pubblicato in preprint, è
stato ottenuto grazie a oltre un milione di semplici cittadini
che hanno messo a disposizione i propri computer nel tempo
passato in standby. Nella simulazione dedicata al Sars-Cov-2, i ricercatori che
hanno ideato al progetto, coordinato dalla Washington
University, hanno analizzato il comportamento del cosiddetto ‘spike’, lo ‘spuntone’ di tre proteine che il virus usa per
attaccarsi alle cellule umane. La missione era di simulare
l’apertura dello spike, una trasformazione necessaria per
raggiungere l’obiettivo, per verificare se in questa fase si
creano dei possibili obiettivi per impedire l”aggancio’. Dalla
simulazione sono emersi 50 possibili siti che sono normalmente
nascosti e che potrebbero essere usati come bersaglio. “Le ‘spike’ si nascondono dal sistema immunitario ripiegandosi su se
stesse per proteggere i siti che attaccano i recettori sulle
cellule – spiega Greg Bowman, il leader del progetto -. Ma
devono aprirsi per trovare un potenziale ‘ospite’. Sapevamo che
questo succede, ma non come avviene. Nella simulazione abbiamo
avuto una visuale molto maggiore rispetto a quanto si può vedere
sperimentalmente”. Ora i dati di Folding@home saranno usati da
un consorzio di ricercatori, chiamato Covid Moonshot, che
cercherà nei database esistenti per trovare eventuali molecole
già conosciute che possono essere usate. (ANSA).
Fonte Ansa.it