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Corruzione: clinica, dimostreremo insussistenza addebiti

(ANSA) – NAPOLI, 10 NOV – “Restiamo in doverosa attesa della
fissazione dell’udienza preliminare nella quale siamo certi di
poter dimostrare la totale insussistenza degli addebiti mossi”.
    Lo sottolinea, in una nota, la direzione sanitaria del Pineta
Grande Hospital, che così interviene sulla richiesta di rinvio a
giudizio per 36 persone, avanzata dalla Procura della Repubblica
di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito della cosiddetta
inchiesta su “Pineta Grande Hospital”.
    “L’esercizio dell’azione penale, per tutti i reati, – si legge
nella nota – rientra nella ricostruzione della Procura con la
quale ci si è già confrontati in sede cautelare. Proprio in
quella sede, il Tribunale del Riesame di Napoli ha escluso
l’ipotesi della corruzione ex articolo 319 cp. Il medesimo
tribunale – ricorda ancora la direzione sanitaria del Pineta
Grande Hospital – ha altresì escluso le ipotesi di falso
afferenti il rilascio della concessione edilizia, in particolar
modo in relazione alle norme che regolano la materia
paesaggistico-ambientale. L’orientamento del Riesame, che ha
ridimensionato notevolmente se non totalmente l’indagine della
Procura, ha trovato pieno accoglimento nella stessa Suprema
Corte che ha dichiarato l’inammissibilità di tutte le eccezioni
avanzate sia dalla Procura che dalla difesa in relazione al
provvedimento del Tribunale del Riesame di Napoli, con ciò
confermando la totale carenza di elementi sussistenti in ordine
all’accusa di corruzione”. conclude il comunicato. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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