LONDRA – L’agenzia regolatoria del farmaco britannica (Mhra) ha approvato oggi – in anticipo su chiunque altro in Europa – il Molnupiravir, prima pillola indicata per il trattamento del Covid a essere registrata. La medicina, realizzata e illustrata nelle settimane scorse dal colosso americano Merck Sharp & Dohme in partnership con Ridgeback Biotherapeutics, potrà essere prescritta a chiunque sia testato positivo al Covid e abbia almeno un fattore di rischio legato a un possibile contagio grave come l’obesità, una cardiopatia, il diabete o in genere un’età superiore ai 60 anni.
Per la Mhra, il Molnupiravir è un farmaco “sicuro ed efficace”, in grado di ridurre il pericolo di ricovero in ospedale per persone colpite da forme anche moderate di Covid-19 che abbiano parallelamente condizione di rischio extra. Esso agisce interferendo nella replicazione interna all’organismo del coronavirus. La somministrazione, nei casi previsti, è consigliata il più rapidamente possibile dopo un test positivo, e comunque entro 5 giorni
Covid: ok pillola antivirale Gb, governo esulta, primi al mondo
Ministro Javid, ‘è un giorno storico per il nostro Paese’
LONDRA – “Oggi è un giorno storico per il nostro Paese” nella lotta alla pandemia, “perché il Regno Unito diventa il primo Paese al mondo ad aver approvato un antivirale contro il Covid-19 che può essere assunto a casa”. Così Sajid Javid, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson, nel primo commento a caldo alla formalizzazione del via libera dell’agenzia britannica del farmaco (Mhra) – dato oggi in anticipo su tutti – all’uso della ‘pillola anti Covid’ molnupiravir realizzata dal colosso farmaceutico americano Merck.
Si tratta di una medicina destinata a “cambiare le cose per i pazienti più vulnerabili e immunodepressi, ai quali questo trattamento rivoluzionario potrà essere prescritto presto”, ha dichiarato Javid. Il governo della Gran Bretagna, dove dall’inizio della pandemia si sono contati circa 140.000 morti e dove i contagi alimentati dalla variante Delta hanno ripreso a viaggiare nelle ultime settimane a circa 40.000 al giorno, seppure con un impatto molto meno grave su decessi e ricoveri rispetto alle ondate pre-vaccini della pandemia, si è finora assicurato 250.000 confezioni di molnupiravir, contro le 50.000 di un Paese europeo di più o meno pari grandezza come la Francia.
Uno strumento ritenuto fondamentale a Londra per contribuire – assieme alle vaccinazioni, in particolare alle terze dosi booster già in via di somministrazione sull’isola a tutti gli over 50, ai vulnerabili e al personale sanitario o dei servizi sociali – per provare a contenere l’effetto del rimbalzo stagionale dei contagi sulle ospedalizzazioni senza ripristinare il grosso delle restrizioni: revocate in Inghilterra (mascherina obbligatoria inclusa) fin dal 19 luglio con un vasto consenso popolare e di opinione pubblica.
Fonte Ansa.it