(ANSA) – ROMA, 29 OTT – Raddoppiando la portata dell’aria
condizionata all’interno di una stanza chiusa si abbatte la
concentrazione delle particelle contaminate del 99,6%. Lo
afferma uno studio basato su una simulazione in 3D del ‘viaggio’
delle goccioline emesse da un colpo di tosse realizzata
dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con Ergon e la Società
Italiana di Medicina Ambientale (Sima), pubblicato su
Environmental Research.
I ricercatori hanno utilizzato strumenti di simulazione
fluidodinamica computazionale per ricreare virtualmente la sala
d’aspetto di un pronto soccorso pediatrico dotata di sistema di
aerazione, con all’interno 6 bambini e 6 adulti senza
mascherina, in cui è stato tracciato il comportamento delle
goccioline e dell’aerosol nei 30 secondi successivi al colpo di
tosse con il sistema di aerazione spento, a velocità standard e
a velocità doppia. “La nostra simulazione si basa su parametri
fisici reali- sottolinea Luca Borro, specialista 3D del Bambino
Gesù -. Grazie a questi parametri e ad algoritmi complessi di
fluidodinamica riusciamo ad avere una simulazione dei fenomeni
studiati il più possibile vicina alla realtà”.
Lo studio ha documentato che il raddoppio della portata
dell’aria condizionata riduce la concentrazione delle particelle
contaminate del 99,6%. A condizionatore spento le persone più
vicine al bambino che tossisce (1,76 metri nella simulazione)
respirano l’11% di aria contaminata mentre i più lontani (4
metri) non vengono raggiunti. Con il sistema a velocità doppia
le persone più vicine ne respirano lo 0,3%, ma vengono raggiunte
rapidamente anche quelle più lontane che in questo caso
respirano lo 0,08% di aerosol contaminato, percentuali
sostanzialmente irrilevanti. “L’infezione – spiega Carlo
Federico Perno, responsabile di Microbiologia e Diagnostica di
Immunologia del Bambino Gesù – è trasmissibile attraverso il
respiro in relazione allo status immunitario della persona, alla
quantità di patogeno nell’aria e l’aereazione dell’ambiente. A
parità degli altri elementi, dunque, più alta è la
concentrazione di virus, maggiore è la probabilità di contagio”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it