avvocatoinprimafila il metodo apf

Covid: effetti del virus sulla funzionalità della milza

(ANSA) – PAVIA, 19 GEN – E’ stato pubblicato sulla rivista
scientifica “Scientific Report” uno studio condotto da clinici e
ricercatori della Fondazione Policlinico San Matteo di Pavia
relativo all’impatto del Covid-19 sulla funzionalità della
milza, un organo linfoide importante perché rappresenta un primo
livello di difesa contro ogni forma di malattia infettiva.
    Per questo studio sono stati “arruolati” 66 pazienti
ricoverati al Policlinico di Pavia per infezione da Sars-CoV-2,
l’80% dei quali presentava una significativa riduzione dei
linfociti-B memoria della classe IgM, ovvero quelle cellule
derivate dalla milza che hanno un ruolo essenziale nella
produzione degli anticorpi che difendono dalle infezioni
batteriche, come la polmonite pneumococcica e la meningite
meningococcica.
    “Ciò che ci ha colpito – spiega Antonio Di Sabatino,
direttore dell’unità di Medicina interna 1 e 2 – è che un
paziente su quattro di quelli che presentavano il deficit
linfocitario B-memoria è deceduto durante il ricovero. Inoltre,
in 6 di questi pazienti è stata riscontrata un’infezione
batterica sovrapposta. Da lì la decisione di indagare il
coinvolgimento della milza, ed in particolare di quella parte
dell’organo che è la riserva dei linfociti B-memoria (cioè la
cosiddetta polpa bianca)”.
    Sono stati analizzati campioni di milza prelevati durante
l’autopsia di pazienti deceduti per il virus, permettendo ai
ricercatori di rilevare “un chiaro sovvertimento
dell’architettura della polpa bianca e zona marginale della
milza” arrivando, così, alla conclusione che “la milza è un
altro organo bersaglio del Sars-CoV-2”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

Exit mobile version