(ANSA) – ROMA, 22 FEB – La questione forte “che poniamo al
governo, non è tanto sulle chiusure, quanto sulla vera partita:
adoperarsi per comprare vaccini”. E’ questa “la priorità
assoluta”. Non bisogna “stare chiusi in una difesa che annulla
la nostra economia. Un vaccino somministrato una settimana prima
consente a una persona di vivere in tranquillità e fare il suo
lavoro”. Lo dice il governatore della Toscana Eugenio Giani in
un’intervista a ‘La Stampa’.
L’esecutivo “si muova di più sul piano internazionale per
reperire vaccini – aggiunge – lo facciano le Regioni, ma
soprattutto lo Stato, con la capacità di portarne di più di
quanto oggi il vincolo all’Europa ci consente, come hanno fatto
Israele e la Gran Bretagna”. Il vincolo Ue “c’è e resta, ma si
trovi il modo per avvalerci di una parte di mercato. Non
possiamo restare imbrigliati, quando noi come Regioni abbiamo
una macchina organizzativa con il motore della Ferrari che
procede alla velocità di una 500”. Inoltre “possiamo acquistare
le licenze. Se le case farmaceutiche ci danno meno vaccini, ci
autorizzino ad avere la loro licenza per produrli noi”. Per quel
che riguarda le chiusure regionali, “vanno trovati parametri
semplici e comprensibili”. Intanto “la notizia della
classificazione regionale, ogni settimana, va data il mercoledì
o non il venerdì. Un ristoratore lo deve sapere almeno due
giorni prima se deve chiudere o meno nel week end”. E sui
criteri seguiti, “basta con sistemi algebrici che si prestano
alla discrezione. I criteri devono essere: contagi, terapie
intensive e ricoverati in ospedali”. Così “si evitano molte
proteste, perché la popolazione comprende il sistema”. Bisogna
reggere “ancora un mese e mezzo. Poi la situazione si aggiusterà
un poco anche da sé, per il caldo e i raggi ultravioletti.
Chiedere un altro sacrificio di un lockdown no, non sono
d’accordo”.
Le Regioni comunque “stanno funzionando bene, grazie alla
flessibilità che sta loro facendo gestire bene questa
emergenza”. (ANSA).
Fonte Ansa.it