(ANSA) – ROMA, 14 APR – C’è un “allarmismo ingiustificato”
sullo stop al vaccino della Johnson & Johnson; i “benefici” sono “superiori ai rischi”. Così Giuseppe Ippolito, direttore
scientifico dello Spallanzani e componente del Cts, su ‘La
Stampa’.
L’agenzia Usa “Fda ha preso una pausa e le agenzie federali
già tra un giorno rivaluteranno la situazione – osserva – si
tratta di meno di un caso per milione di vaccinati, un rischio
molto basso rispetto al beneficio atteso. È presto per trarre
conclusioni. Creare allarmismo è del tutto ingiustificato. In
questi giorni abbiamo imparato un nuovo acronimo, Vitt, ovvero
Trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino, di
cui sono stati segnalati un numero limitato di casi, una ventina
dei quali fatali, a seguito di vaccinazione con AstraZeneca”.
“La più accurata analisi rischi-benefici per fasce di età su
questo vaccino l’ha fatta l’università di Cambridge – rileva –
per uno scenario epidemiologico comparabile con quello attuale
in Italia, tra i 60-69enni che non si vaccinano il rischio di
finire in terapia intensiva è 640 volte maggiore di un evento
avverso grave a seguito della vaccinazione”. Mentre sulla
preoccupazione legata a AstraZeneca, Ippolito dice: “La
probabilità di vaccinarsi e di avere una trombosi è una su un
milione mentre quella di non vaccinarsi e di contrarre il Covid
è 1 su 100, ma per essere più chiari forse è il caso di dare due
numeri ancora più semplici: nei primi 7 giorni di aprile in
Italia sono morte di Covid oltre 3mila persone, in Gran Bretagna
212”. (ANSA).
Fonte Ansa.it