(ANSA) – ROMA, 21 GIU – Nel 2020 a causa della pandemia sono
stati trattati circa 19.000 malati oncologici in meno rispetto
all’anno precedente. E’ quanto emerge oggi dal webinar ‘Aderenze
alle terapie in Oncologia’ promosso e organizzato dalla
Fondazione Insieme Contro il Cancro in collaborazione con CIAT
(Comitato Italiano per l’Aderenza alla Terapia).
All’evento partecipano rappresentati delle istituzioni,
clinici, medici di medicina generale, infermieri e pazienti. “Le
terapie orali sono sempre più importanti e utilizzate per il
trattamento di molte patologie oncologiche – afferma Francesco
Cognetti, Presidente di Insieme Contro il Cancro -.
Rappresentano circa un quarto delle molecole in fase di sviluppo
e questa modalità d’assunzione presenta dei grandi vantaggi
soprattutto in questo momento storico complesso contraddistinto
dal Covid-19. Possono infatti ridurre gli accessi e i costi
ospedalieri e impattare positivamente sulla qualità di vita di
malati e caregiver”.
Nonostante i possibili vantaggi, aggiunge Cognetti, ci sono
comunque delle criticità nell’utilizzo di queste terapie, prima
fra tutte la scarsa o non corretta aderenza. “La tendenza
rilevata è quella di non assumere regolarmente le terapie per
sottovalutazione dei rischi o per paura degli effetti
collaterali. E’ lo stesso fenomeno riscontrato nella metà dei
pazienti cronici colpiti da malattie come diabete, ipertensione
o ipercolesterolemia. Nella gestione del cancro questo può avere
effetti molto gravi. Per esempio nel carcinoma della mammella se
l’aderenza alla terapia endocrina adiuvante è inferiore all’80%
aumenta il rischio di recidiva o scarsa sopravvivenza. E’ quindi
evidente che bisogna alfabetizzare gli oltre 3 milioni di
persone che nel nostro Paese vivono con una diagnosi di tumore”.
(ANSA).
Fonte Ansa.it