Un medico con la siringa in mano, un bambino in braccio alla mamma e tante persone in attesa. Era il 1894 e, a ritrarre la somministrazione del vaccino contro il vaiolo, era il Demetrio Cosola. Oggi le persone in fila hanno la mascherina e a vaccinarsi sono gli operatori sanitari: sono loro i protagonisti di un altro quadro, stavolta fotografico, che “aggiorna” quello del pittore piemontese. Lo scatto è stato realizzato dal fotograto chivassese Massimiliano Modena e il progetto, ideato dall’esperto di comunicazione Emanuele Cigliuti, è stato messo a punto per sensibilizzare sulla campagna di immunizzazione contro il Covid-19.
Protagonisti della foto, scattata pochi giorni fa, sono alcuni cittadini del Comune di Chivasso, in Piemonte, di cui era originario anche Casola, esponente del Verismo ottocentesco, che nella sua opera “La Vaccinazione”, raccontò il momento della vaccinazione contro il vaiolo, malattia infettiva che mieteva all’epoca moltissime vittime e debellata proprio grazie al vaccino. Il quadro, che con ricchezza di dettagli rappresenta la società italiana in epoca umbertina, è conservato nel Comune di Chivasso.
Oggi la società è radicalmente cambiata, così come il virus che ci troviamo a fronteggiare. Ma l’idea del progetto è stata quella di trasformare il quadro in una fotografia, tenendo l’impianto del Cosola quanto più fedele possibile, ma nel rispetto delle normative anti contagio. I protagonisti sono infatti distanziati e indossano dispositivi di protezione.
La nuova “versione fotografica della tela” è stata realizzata presso la sede cittadina della Croce Rossa Italiana ed è stata pubblicata su La Nuova Periferia di Chivasso. Tra i dettagli, la presenza della primula, fiore simbolo di rinascita, scelto per accompagnare la campagna vaccinale nazionale contro il Covid. Il progetto è stato rilanciato con un video su Facebook con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione all’adesione alla vaccinazione.
Fonte Ansa.it