(ANSA) – PADOVA, 11 FEB – Uno studio condotto da ottobre a
dicembre scorsi su oltre 5.500 dipendenti dell’Università di
Padova ha dimostrato l’efficacia del test salivare molecolare
per la ricerca dell’infezione del virus SarsCov-2.
Dall’8 ottobre al 24 dicembre 2020, 5.579 dipendenti hanno
aderito al programma, per un totale di 19.850 campioni salivari,
valutati con tecnica molecolare per Ssrs-CoV-2. Una piccola
percentuale di persone ha abbandonato il programma dopo la prima
raccolta, ma i restanti 5.350 dipendenti hanno ripetuto il test
della saliva (con batuffolo di cotone, masticato al risveglio)
da un minimo di 3 a un massimo di 5 volte, per 11 settimane. In
questo lasso di tempo sono stati identificati 62 campioni
positivi, con una frequenza dello 0,31%. Tutti i dipendenti
positivi alla saliva sono stati sottoposti entro 24 ore al
tampone nasofaringeo (Nps): i test hanno avuto una concordanza
nel 98% dei casi. L’unico paziente con test salivare positivo,
ma nasofaringeo negativo,presentava una bassa carica virale
(Ct>33).
Lo studio, pubblicato ora “International Federation of
Clinical Chemistry and Laboratory Medicine”, è stato condotto da
ricercatori dell’Azienda di Padova, coordinati dal prof Mario
Plebani, Direttore del Dipartimento interaziendale di Medicina
di Laboratorio. “Entro 24 ore dal risultato positivo – spiega il
prof Pbelani – è stato attivato il tracciamento dei contatti per
dipendenti e studenti che frequentano lo stesso ambiente di
lavoro. Questo ha permesso di identificare tre altri dipendenti
positivi, che sono stati immediatamente isolati, impedendo lo
svilupparsi di focolai all’interno dell’Università”. (ANSA).
Fonte Ansa.it