(ANSA) – SYDNEY, 15 GIU – Un vaccino contro la tubercolosi
sviluppato oltre un secolo fa sta dimostrando, in una
sperimentazione in Australia, di prevenire con efficacia
l’infezione da Covid-19 in topi di laboratorio, aprendo la
strada verso un nuovo vaccino. Lo indica una sperimentazione
descritta sulla rivista BioRxiv, non ancora sottoposta a
revisione paritetica. La ricerca dell’Università di Sydney
mostra che nei topi immunizzati con il vaccino, la presenza del
virus o di un’infiammazione nei polmoni era quasi non misurabile
dopo l’esposizione al Covid-19, anche della variante Beta che ha
un certo livello di evasione dagli anticorpi. Il vaccino della
tubercolosi Bacillo Calmette-Guerin (BCG) fu derivato da
scienziati francesi dal batterio che causa la tubercolosi nei
bovini, fu somministrato la prima volta nel 1921 a Parigi e
continua a essere usato nel mondo. Ha dimostrato in
sperimentazioni di dare protezione contro una gamma di virus
respiratori che colpiscono i bambini. E’ già in corso un’ampia
sperimentazione internazionale, guidata dal Murdoch Children’s
Research Institute di Melbourne, per testare de il vaccino BCG
può assicurare una qualche misura di protezione contro il
Covid-19. “Si confronta molto favorevolmente con i risultati
su animali di altri vaccini registrati”, scrive il responsabile
del progetto, lo specialista di malattie infettive e immunologia
Jamie Triccas. L’approccio è unico: un’iniezione di un vaccino
di basso costo e ampiamente disponibile, seguito da un richiamo
che potrebbe essere rapidamente aggiustato per puntare a nuove
varianti del Covid-19. (ANSA).
Fonte Ansa.it