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Dai pediatri: consigli per rimettere in forma i bambini dopo feste

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Reimpostare l’alimentazione sulla base dei quattro pasti principali, dicendo “no” ai digiuni forzati, ma con una ripresa progressiva dell’attivita’ motoria e una cura nella preparazione dei pasti. E’ quanto raccomanda la Societa’ italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) per tornare sui banchi in forma e per “rimettere in sesto” l’intestino del bambino.

Eventuali disturbi potrebbero esser stati causati anche dai numerosi virus circolanti, che possono creare problemi all’apparato digerente. Puo’ anche succedere, ad esempio, che una classica indigestione alteri la flora batterica e renda l’intestino piu’ vulnerabile nei confronti di eventuali patogeni. Oppure che un microrganismo, che inizialmente causa febbre, tosse e altri sintomi respiratori, possa favorire anche nausea, vomito, scariche liquide, interferendo sui processi digestivi.

“Innanzitutto bisogna seguire un’alimentazione semplice – afferma Giuseppe Di Mauro, presidente della Sipps -, non necessariamente ‘in bianco’, ma caratterizzata da piatti poco conditi ed elaborati: spaghetti al pomodoro, bistecca o pesce ai ferri, oltre a pasta e fagioli e minestrone.

Fondamentale e’ anche un giusto equilibrio tra alimenti animali e vegetali: sulla tavola devono sempre trovare posto frutta e verdura e se proprio non fossero graditi al bambino, se pure con una perdita delle fibre queste fonti di nutrienti importantissimi possono essere proposte sotto forma di succhi e centrifugati, preparati in casa e consumati al momento”.

Attenzione, poi, alle quantita’ dei pasti consumati nell’arco della giornata. “In presenza di disturbi – aggiunge Piercarlo Salari, pediatra responsabile del Gruppo di Lavoro per il sostegno alla genitorialita’ della Sipps – e’ meglio che siano leggeri e frequenti piuttosto che radi e abbondanti. I grassi devono essere consumati in quantita’ ridotte per una questione calorica, perche’ rallentano e appesantiscono la digestione.

Se poi l’assunzione di latte dovesse causare meteorismo o diarrea, la motivazione potrebbe essere legata a un deficit anche estemporaneo di lattasi, l’enzima che degrada il lattosio in due zuccheri semplici e piu’ facilmente digeribili. In questo caso si puo’ fare ricorso a un preparato, disponibile sotto forma di integratore alimentare, a base proprio di questo enzima. Se i disturbi dovessero persistere e insinuare il sospetto di una reale intolleranza al lattosio, si puo’ eseguire uno specifico test per la sua conferma.

Non dimentichiamo l’importanza che riveste l’attivita’ fisica, vero e proprio stimolo favorevole sulla motilita’ del tubo digerente, e l’assunzione di preparati probiotici, utili a ripristinare un assetto equilibrato della microflora intestinale. Infine, se si e’ stravolto il ritmo sonno-veglia sara’ opportuno un recupero graduale degli orari tradizionali”. (AGI)

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