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Depressione post-partum: nel mese della salute mentale Serenis mette a disposizione 500 sedute di psicoterapia per le neomamme.

Obiettivo: rendere il benessere mentale più accessibile.

Depressione post-partum: nel mese della salute mentale Serenis mette a disposizione 500 sedute di psicoterapia per le neomamme.

Milano, maggio 2022 – Cinquecento sedute di psicoterapia a disposizione per un totale di almeno centoventicinque neo-mamme (o donne in dolce attesa), con l’obiettivo di rendere il benessere mentale più accessibile e inclusivo.

L’iniziativa è della piattaforma Serenis (www.serenis.it) che, in occasione del Mese della Salute Mentale, ha deciso di mettere a disposizione un totale di cinquecento ore di terapia alle neomamme che vorrebbero accedere alla terapia, ma non ne hanno la possibilità. Secondo l’Maternal Mental Health Alliance (MMHA) (un’associazione no-profit basata nel Regno Unito focalizzata sulle mamme e il loro accesso alla salute mentale), circa 1 donna su 5* sviluppa un problema di salute mentale durante la gravidanza oppure nei primi anni dopo aver avuto un bambino (il rischio è aumentato in tempo di pandemia). Un dato confermato anche in Italia, tanto che secondo la Fondazione ONDA (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna), tra il 50 e l’80% delle mamme soffre di baby blues, una forma benigna di depressione con sintomi lievi. Le percentuali calano ma restano comunque troppo alte anche quando si parla di forme di depressione post partum (7-12% delle donne durante il primo anno di vita del bambino secondo il Ministero della Salute), disturbo post traumatico da stress (percentuale di donne compresa tra il 2-3% sino al 25%), fino alle forme più rare e gravi di disturbi psichici.

Le donne, insomma, restano soggetti “fragili” durante un periodo delicato come quello della maternità, e anche guardando la questione da un punto di vista economico le cose non migliorano: ancora la MMHA registra che nel 2021 solo il 4.5% di mamme inglese ha fatto effettivo ricorso al supporto mentale, per un costo minimo stimato tra le 20.000 e le 30.000 sterline l’anno. Numeri non lontani da quelli del nostro Paese, in cui l’accessibilità è un problema ancora più grave: secondo alcune stime, sono infatti ben 3,5 milioni le persone con disagi diagnosticati che non fanno ricorso alla terapia.

“Sappiamo tutti che non è facile essere mamma in Italia, e l’accesso al supporto psicologico è una delle difficoltà: la punta dell’iceberg è la depressione post-partum che colpisce in media 1 donna su 10, ma sotto questo numero ce n’è uno molto più grande relativo a problematiche come ansia, senso di colpa e stress. E il rapporto tra maternità e lavoro è uno dei motivi scatenanti – spiega Silvia Wang, cofounder di Serenis.it – Io stessa ne ho sofferto in prima persona, e per questo abbiamo deciso, in occasione del Mese della Salute Mentale, di mettere a disposizione di oltre cento mamme 500 ore di psicoterapia di qualità, da svolgere online attraverso Serenis con uno dei terapeuti del nostro network. Si tratta di pacchetti di tre sedute più un colloquio conoscitivo, che è quello che permette di determinare se il terapeuta è quello più giusto per sé. Speriamo in questo modo di dare un aiuto concreto alle donne, affiancandoci a misure come il Bonus Psicologo che anche vanno in questa direzione. L’obiettivo è di poter ripetere queste iniziative su base periodica”.

Per accedere all’iniziativa è sufficiente iscriversi su https://www.serenis.it/sedute-neomamme, a fronte di pochi requisiti: il progetto è aperto a donne che hanno avuto un figlio negli ultimi tre anni, o che sono in stato di attesa, che abbiano manifestato i sintomi tipici dei disagi post-partum (crisi di pianto, forte tristezza, sbalzi di umore o irritabilità, disinteresse nei confronti del figlio o all’opposto eccessive preoccupazioni, senso di colpa e inadeguatezza, attacchi di panico e problemi alimentari o di sonno) e che abbiano la disponibilità a dare continuità settimanale alle sedute. Non ci sono limiti di reddito, seppur Serenis incoraggi al senso di responsabilità e a lasciare spazio a chi ne ha davvero bisogno.

 

*fonte: https://maternalmentalhealthalliance.org/campaign/

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