Approvato dal consiglio regionale l’ordine del giorno a prima firma Sara Zambaia sull’inserimento del Nipt test all’interno dei Lea per le donne con una gravidanza a rischio intermedio.
“Il Non Invasive Prenatal Test – spiega la leghista Zambaia – appartiene alla nuova generazione di test prenatali non invasivi. Attraverso l’analisi del Dna fetale, che avviene mediante il prelievo di un campione ematico della donna, si è in grado di valutare, con un’attendibilità che si attesta tra il 92% e il 99%, la presenza delle principali anomalie cromosomiche. Oggi, questo esame è erogato esclusivamente da soggetti privati e ha costi decisamente elevati”.
“Con il voto di oggi – sottolinea Zambaia -, il Piemonte compie un enorme passo in avanti verso un ammodernamento dello screening prenatale e si propone di diventare protagonista, all’interno della conferenza delle Regioni e delle province autonome, del dibattito nazionale sulla necessità di inserire il Nipt test nei Livelli Essenziali di Assistenza”.
“Il Nipt è il test del futuro. La sperimentazione già avviata dal Sant’Anna lo conferma. Ovviamente – conclude Zambaia – questo test ha un costo ed estenderlo a donne che non presentano rischi non avrebbe senso. La soluzione migliore credo sia quella di renderlo gratuito per chi presenta un rischio intermedio già certificato dal test combinato”.
Ufficio Stampa Gruppo regionale Lega Salvini Piemonte