Secondo recenti studi, circa il 12% degli italiani soffre di diarrea, più gli uomini delle donne e quasi il 20% di stipsi e costipazione, in questo caso più le donne che cercano e usano varie soluzioni per prevenire e trattare la patologia.
In generale, il gonfiore addominale è un problema che colpisce dal 10% al 30% della popolazione dei paesi occidentali e “la maggior parte della gente che ne soffre” – racconta il Prof. Gian Marco Giorgetti, Direttore dell’UOSD Transmurale Nutrizione Clinica ASL Roma 2 Ospedale Sant’Eugenio, specialista in allergologia e immunologia, gastroenterologia e medicina interna – “pensa di risolvere il disagio sottoponendosi a diete drastiche che possono invece portare a spiacevoli e gravi sindromi carenziali. Non è togliendo tutto e non mangiando più niente che si risolvono i problemi, al contrario se ne creano altri”.
Molte volte non c’è una chiara consapevolezza delle diverse patologie e si rischia di confondere un disturbo con un altro, intervenendo così in maniera inopportuna.
“Secondo le linee guida, ad esempio, si può parlare di diarrea” – precisa Giorgetti – “quando si va in bagno più di 3/4 volte al giorno e bisogna stare particolarmente attenti quando accade di notte. Spesso, invece, si soffre più semplicemente di una alterazione della consistenza delle feci che può dipendere magari da un cambiamento delle abitudini alimentari o dal consumo di specifici cibi che provocano questo fastidio. Al contrario, si è in presenza di stipsi o stitichezza quando si va in bagno meno di 3 volte a settimana e le ragioni per le quali succede questo possono essere di vario tipo”.
Proprio per diffondere la “cultura dell’intestino” è nata la campagna “Flora&Friends” di OptiFibre, il brand di prodotti di origine naturale di Nestlé Health Science, che attraverso i suoi canali social si propone di fornire soluzioni e consigli appropriati per prevenire e risolvere i principali problemi degli italiani in questo ambito.
“Il principale errore da evitare in presenza di disturbi intestinali” – conferma il Prof. Giorgetti – “è quello di ricorrere al fai-da-te. L’automedicazione e i rimedi casalinghi possono infatti peggiorare la situazione. Una stipsi da ostruita defecazione, ad esempio, molto frequente nelle donne (85% dei casi) specialmente dopo il parto, va trattata diversamente da una costipazione dovuta a ad un colon atonico o irritabile e solo lo specialista, dopo aver preliminarmente diagnosticato la situazione e individuato il motivo che ha generato quel determinato sintomo (diarrea, stipsi, dolore o gonfiore addominale), può indicare la terapia più adatta per gestire e curare il problema”.
Non sempre diarrea e stitichezza dipendono, quindi, dall’alimentazione ma è sicuramente un consiglio valido per tutti quello di seguire un regime nutrizionale sano, completo ed equilibrato.
“Chi soffre di diarrea, per esempio” che colpisce nel 59% dei casi gli uomini – conclude Giorgetti – “dovrebbe evitare di consumare quantità eccessive di zuccheri, latticini e legumi così come molte verdure sono sconsigliate in caso di colon irritabile. In entrambi i casi, può essere utile assumere dei prebiotici, meglio se in fibre solubili che vengono digerite più facilmente dai nostri enzimi. Un valido aiuto, come dimostrano recenti evidenze scientifiche, arriva dalla Gomma di Guar Parzialmente Idrolizzata (PHGG) che è una fibra alimentare di origine vegetale, 100% naturale. Il consumo di questa fibra modifica la composizione della popolazione batterica intestinale grazie al suo effetto prebiotico, favorendo l’equilibrio del microbiota che è uno degli elementi fondamentali di tutto l’ecosistema dell’intestino. La disbiosi intestinale, infatti, è una condizione di squilibrio microbico causata da una crescita eccessiva di batteri “cattivi” all’interno dell’intestino che ne provocano l’irritazione e la fibra di Guar agisce in modo naturale migliorandone la regolarità (frequenza e consistenza)”.