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Dieta e alimentazione: ecco che cosa ci riserverà il futuro

Dieta e alimentazione: ecco che cosa ci riserverà il futuro

Un po’ tutti, ormai, quando sentono parlare di emergenza climatica, sanno a cosa si fa riferimento in pochi, però, hanno capito la gravità della situazione, ma soprattutto tutte le varie implicazioni che sono correlate, in diversi ambiti.

Come è stato spiegato anche dalla ricerca che ha trovato spazio sul blog del leader nel campo dei casinò online di Betway, sono diversi i fattori che stanno portando, tra cui anche la questione relativa al clima, a un cambiamento radicale in relazione all’alimentazione e alla dieta che si seguiranno nel 2050, tra qualche decennio.

Cosa porterà verso questa rivoluzione

Sono essenzialmente tre i fattori che stanno spingendo sempre di più verso un cambiamento drastico a livello di alimentazione, come svelato sul blog L’insider. Come abbiamo detto, il primo fattore è legato all’emergenza climatica, ma non è di certo l’unico motivo che sta facendo da traino. Certo, l’appello che è stato lanciato da parte dell’Unione Europea, in compagnia di vari altri Stati in tutto il mondo è esemplificativo della situazione, particolarmente grave, in cui si trova il nostro pianeta.

Gli allevamenti intensivi di bestiame, d’altra parte, sono uno dei problemi principali da risolvere, sopratutto per via del fatto che stanno avendo un forte impatto negativo non solo sulla salute della Terra, ma anche su quella dei suoi abitanti, ovvero gli umani. Un consumo smodato di latticini e carne, infatti, non fa altro che incrementare in maniera importante il pericolo di essere oggetto di patologie cardiache, ma anche di essere colpiti da cancro e diabete di tipo 2.

Non solo, visto che stando ai dati che sono stati diffusi da parte dell’OMS, facendone un discorso a livello mondiale, i livelli di obesità hanno raggiunto valori pari al triplo in confronto a quelli registrati nel 1975. Una situazione di emergenza a livello sanitario che si aggiunge a quella che è già in atto per colpa del Coronavirus. Da qui si può intuire come l’esigenza di individuare delle soluzioni valide ed efficaci, ma soprattutto efficienti sotto ogni punto di vista, dovrebbe essere una priorità per qualsiasi amministrazione politica.

Cosa ci sarà sulle nostre tavole

Come abbiamo detto, la necessità di eliminare gli allevamenti intensivi di bestiame, che si sono dimostrati tremendamente inefficienti, senza contare le questioni dal punto di vista etico, porterà a un’alimentazione che si baserà, sopratutto dal punto di vista dell’apporto di proteine, su fonti vegetali, ma anche su carni che verranno sempre più prodotte all’interno di vari laboratori.

Il trend è in crescita un po’ in tutto il mondo ed è legato al grande lavoro che stanno facendo diverse aziende, come nel caso di Impossible Foods e di Beyond Meat, che stanno già provvedendo alla distribuzione di tutta una serie di alternative vegetali che possano andare a colmare l’assenza della carne. Se da un certo punto di vista vanno fatti indubbiamente tanti passi in avanti a livello di gusto e di qualità, bisogna mettere in evidenza come la concorrenza che caratterizzerà ben presto questo settore porterà a dei miglioramenti evidenti sotto ogni punto di vista.

Le alternative vegetali saranno fondamentali anche per garantire una sostituzione efficace rispetto a prodotti come le uova e i latticini. Quindi, verrano realizzati dei prodotti sostitutivi basati su avena, ma anche noci, canapa e soia. Non solo, visto che anche la coltivazione dei microrganismi sarà protagonista di un vero e proprio boom, mettendo in primo piano l’uso di alghe, lieviti, batteri, funghi e microalghe.

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